Rischio valanghe, c’è lo stato di attenzione diramato da Protezione civile del Veneto
L’innalzamento delle temperature in un contesto di clima invernale continua a creare problemi e pericoli nella fascia alpina del Veneto. Motivo per cui, sulla scorta degli eventi registrati nel fine settimana – sul Monte Grappa il più eclatante dopo il distacco di una slavina di neve -, il Centro Funzionale Decentrato della Regione ha decretato la fase
operativa di attenzione nelle aree montane per concreto rischio di valanghe a partire
dalle ore 12 di lunedì 22 febbraio.
Le previsioni meteo indicano che, a causa del sensibile rialzo termico diurno, il manto
nevoso tende a subire un indebolimento in particolar modo lungo i pendii ripidi meridionali sotto i 2.400/2.600 metri di altezza.
“Questa situazione di instabilità di stampo primaverile – così recita il testo diramato nel primo pomeriggio di oggi – è accentuata a partire dalle più calde della giornata dove vengono favoriti i distacchi di valanghe di neve bagnata e da slittamento di fondo.
Il grado di pericolo valanghe su MONT-1 e MONT-2 è in generale Moderato (grado 2)
al mattino ma è in rapido aumento a Marcato (grado 3) con il riscaldamento del sole.
Con questa situazione, l’attività valanghiva spontanea potrà interessare temporaneamente singole aree antropizzate più esposte e, in singoli casi, non si esclude che le valanghe possano raggiungere il fondovalle”.
Da ricordare infine che i i prossimi giorni è previsto il perdurare di un sostanziale bel tempo e contesto termico che viene definito come “mite”, anche a causa dell’alta pressione nel Mediterraneo, anche in quota soprattutto durante le ore diurne. Un clima con temperature ben oltre la soglia della media stagionale, che sfiorano i 15 gradi in pianura anche nei prossimi giorni della settimana in corso. La forma di avvertimento diffusa dalla Protezione civile riguarda in particolare tutti gli enti territoriali delle aree considerate più a rischio, che dovranno quindi attivare i rispettivi piani di intervento.