Valli si prepara per l’omaggio a Fabio Zanini, vittima di un malore in bici. Mercoledì l’addio
La comunità di Valli del Pasubio ha appreso di recente il giorno e l’orario in cui in tanti si daranno appuntamento nel cuore del paese per rendere il silenzioso e commosso omaggio a Fabio Zanini, deceduto venerdì scorso in seguito a un malore fatale proprio nel suo paese.
Lasciando sgomenta tutta una vallata, vista la morte prematura sopraggiunta in circostanze improvvise e impreviste a soli 59 anni di età, e considerata la caratura umana riconosciuta ad un uomo che serbava nel suo dna la voglia di dedicarsi agli altri e alla propria gente , quasi come fosse una necessità e una qualità innata. In lutto in particolare il quartiere di San Sebastiano.
L’addio all’ex operaio metalmeccanico, che da pochi mesi si stava godendo il tempo libero a sua disposizione dopo aver maturato il diritto alla pensione, si terrà dopodomani nel primo pomeriggio (alle 14), nella chiesa parrocchiale del centro di Valli, per la quale in passato spesso si era speso in più occasioni come volontario, al pari dell’impegno in supporto della Protezione civile territoriale. Proprio la bicicletta intesa come la mountain bike, e le escursioni in montagna, alcune delle passioni più importanti che lo contraddistinguevano.
Sul fronte delle indagini relative al ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo, avvenuto intorno alle 16.30 di venerdì pomeriggio, il fascicolo è stato chiuso dopo aver accertato che Fabio Zanini si è sentito male mentre pedalava per una commissione poco lontano da casa, restando poi esanime a terra a distanza di pochi metri in riva a rigagnolo d’acqua della zona. Non avrebbe avuto nemmeno il tempo di chiedere aiuto, e nemmeno i soccorsi in eliambulanza gli sono valsi una chance di sopravvivenza.
Ad accompagnare il feretro nella casa del Signore del centro di Valli del Pasubio dedicata a Santa Maria saranno in particolare la moglie Elsa, i due figli gemelli cresciuti da un amore speciale Marco e Jacopo e gli altri parenti più vicini alla famiglia. Alla comunità intera il compito di confortarli in questo difficile e doloroso momento di passaggio del proprio caro, vittima di un incontro con un destino crudele che davvero nessuno poteva prevedere.