Polveri sottili ancora alte, le restrizioni a Vicenza, Schio e Bassano fino al 1° marzo

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Smog

Proseguono in Veneto le condizioni di alta pressione e prosegue anche l’allerta per la pessima qualità dell’aria nella regione. Le marcate inversioni termiche, accentuate anche dall’arrivo di aria più calda in quota nella giornata di mercoledì 24 febbraio, hanno comportato il permanere di un diffuso superamento del valore limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo (µg/m3) delle polveri sottili in buona parte del territorio regionale.

Solo lunedì 22, grazie alle nebbie fitte che hanno depositato al suolo gli inquinanti, c’era stato un temporaneo calo delle concentrazioni, che si erano portate al di sotto del valore limite in alcune stazioni della rete di monitoraggio, per poi risalire nuovamente il 23 e il 24 febbraio. In Veneto, infatti, soltanto i rilevamenti Arpav a Veenzia-Bissuola e a San Donà di Piave hanno visto le concentrazioni di polveri Pm10 attestarsi al di sotto del valore limite giornaliero per due giorni consecutivi (il 22 e il 23 febbraio) permettendo così il rientro in condizioni di allerta 0 (verde), come previsto dall’Accordo di Bacino Padano.

Per questo, da domani 26 febbraio e almeno fino a tutta la giornata del 1 marzo, sarà in vigore il livello di allerta 1 per il particolato Pm10 (colore arancio) nei capoluoghi di Treviso, Padova, Vicenza e Verona; nonché nelle aree di Castelfranco Veneto, Mansuè, Mirano, Rovigo, Badia Polesine, Este, Cinto Euganeo, Monselice, Piove di Sacco, Cittadella, Bassano, Schio, Legnago e San Bonifacio. Saranno invece in allerta 0 per il particolato Pm10 (colore verde) l’Agglomerato di Venezia, le aree di Belluno, Feltre, Adria, Conegliano, Chioggia, San Donà di Piave.

Fino alle prime ore di sabato 27 febbraio, il tempo sarà ancora stabile con marcate inversioni termiche; pertanto le condizioni atmosferiche saranno ancora tali da determinare il ristagno delle polveri sottili soprattutto nelle ore notturne. Un temporaneo cedimento del promontorio anticiclonico, che inizierà in quota dal pomeriggio di venerdì, determinerà un cambiamento delle condizioni di dispersività nel corso della giornata di sabato, quando giungerà una saccatura da nord-ovest che porterà un po’ di variabilità. Anche se non si verificheranno precipitazioni, sono previste un’attenuazione dell’inversione termica e, tra la mattina di sabato e quella di domenica, una moderata intensificazione dei venti dai quadranti orientali. Quindi nel fine-settimana il rimescolamento attivato dal rinforzo dei venti e la minore subsidenza potranno favorire un calo delle concentrazioni di Pm10.