Draghi: serve coordinamento con l’Unione Europea per le vaccinazioni. Per l’UE, 70% di vaccinati entro fine estate
Il premier Mario Draghi è intervenuto oggi alla sessione Sicurezza e Difesa del Consiglio dell’Unione Europea, sottolineando l’importanza dell’autonomia strategica dell’Unione in un quadro di complementarietà con la Nato e di coordinamento con gli Stati Uniti, che, secondo il Presidente del Consiglio, sarà più facile con l’amministrazione Biden. Un rilancio, quindi, dell’agenda transatlantica.
Draghi ha parlato anche dei vaccini in ottica europea. Il presidente del Consiglio ha sollecitato a un approccio comune sui test e a un coordinamento per l’autorizzazione all’export. Per rallentare la corsa delle mutazioni, ha sottolineato il premier, occorre aumentare le vaccinazioni. Per questo, aggiunge, serve un’azione coordinata a livello europeo, rapida e trasparente. Draghi ha inoltre sottolineato la possibilità di dare priorità alle prime dosi di vaccino, alla luce della recente letteratura scientifica. Inoltre, anche l’Agenzia Italia del Farmaco potrebbe dare il via libera alla possibilità di somministrare un’unica dose ai soggetti che hanno già contratto il virus SarsCov2 e hanno dunque sviluppato una certa quota di immunità.
Pronta la risposta della Commissione. La Presidente Ursula Von der Leyen afferma: “Siamo fiduciosi di poter raggiungere il nostro obiettivo a fine estate di vaccinare il 70% della popolazione europea adulta, si tratta di 255 milioni di cittadini della Unione europea, e se guardiamo ai dati previsti questo è un obiettivo che siamo certi di poter realizzare”.