La tubatura si “mette in posa” per 800 metri in zona artigianale. Stralcio da 600 mila euro
Si lavora da qualche giorno in località Signolo, a Montebello Vicentino, per creare un “link” di tubature nel sottosuolo allo scopo di collegare quest’area a vocazione artigianale alla rete di fognatura pubblica. Con soddisfazione evidente delle numerose aziende che sorgono nella zona, le quali apprezzano i 600 mila euro di investimento da parte di Medio Chiampo Spa dedicati a questo primo stralcio di lavori.
L’intervento fornirà le utenze, per la maggior si tratta di ditte montebellane ma alche alcune abitazioni provate, dello scarico in fognatura civile. Entro circa un anno, quindi agli inizi del 2022, l’intera opera che si connette all’impianto di sollevamento e al cantiere del “tubo” anti Pfas, vedrà le nuove utenze allacciate e la chiusura definitiva del progetto ora in fase esecutiva.
Un investimento per questo cantiere già inaugurato che rappresenta un tassello importante nel piano di ammodernamento e potenziamento del sistema fognario di Medio Chiampo spa, ente partecipato che regola e le risorse idriche. Nella gestione dei lavori è stata fondamentale la capacità di coordinamento con le grandi opere, in ottica di minimizzare al massimo i disagi dei cittadini. Avendo già realizzato la progettazione, Medio Chiampo si è attivato per far confluire l’opera nel cantiere di Veneto Acqua Spa, la società regionale che realizzerà il “tubone” anti Pfas lungo la direttrice Montecchio Maggiore, Brendola, Montebello, Sarego e Lonigo.
In questo modo gli scavi per la posa della conduttura idrica permetteranno anche la posa del nuovo tratto di rete fognaria. L’intervento si divide in due stralci. Il primo, quello attualmente in corso, prevede la posa di una tubatura lunga 800 metri in via del Progresso. Al termine dei lavori, previsto per metà aprile, Veneto Acqua proseguirà con il progetto della nuova tubazione idrica. In autunno, invece, Medio Chiampo potrà avviare il secondo stralcio che renderà funzionante la rete fognaria con la realizzazione dell’impianto di sollevamento e l’allaccio delle utenze.
La consegna definitiva, come sopra accennato, è programmata per l’inizio del 2022. “Siamo molto felici di quest’opera che ci consente di rispondere a un’esigenza delle nostre utenze – spiega il presidente Giuseppe Castaman – e anche del coordinamento con gli altri enti. Un piano strategico di miglioramento delle infrastrutture, che preservi le risorse del territorio e contribuisca al suo sviluppo, richiede sempre più un’ampia visione e una pianificazione regionale”.