Bollettino Covid: 19.749 positivi e 376 decessi. Il Cts propone una ‘zona rossa automatica’
Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute in Italia ci sono 19.749 nuovi casi di coronavirus a fronte di 345.336 tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 376 decessi. In terapia intensiva sono ricoverati 2.756 pazienti (+56). La Regione col maggior incremento di casi è la Lombardia: (+4.084), seguita da Campania (+2.709) ed Emilia-Romagna (+2.429).
Oggi il Cts ha fornito al Governo delle indicazioni per arginare l’aumento dei contagi, tra cui una ‘zona rossa automatica’ appena si supera la soglia dei 250 casi su 100mila abitanti in 7 giorni. Inoltre rafforzare le misure per le zone gialle, con l’obiettivo di ridurre i contatti tra le persone, istituire zone rosse locali con misure più stringenti e severe, sul modello Codogno, e imporre chiusure nei fine settimana, come già fatto durante le vacanze di Natale.
Lo scopo, sottolinea il Comitato tecnico scientifico, è di riuscire a riprendere il ‘contact tracing’, che sarà possibile, solo se si raggiungeranno i 50 casi per 100 mila in 7 giorni: questa infatti, hanno osservato gli esperti, è la soglia minima per un completo tracciamento. Di pari passo, però, ha sottolineato il Cts, va estesa il più possibile la vaccinazione per limitare la diffusione delle varianti, sulle quali va anche potenziato il sequenziamento. Infine i tecnici del Cts ci hanno tenuto a sottolineare che questi suggerimenti erano stati dati più volte a partire da gennaio, ma sono sempre rimasti inascoltati.
Il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza ha fatto la sua previsione sull’uscita dal tunnel: “torneremo alla normalità in 7-15 mesi”, se consideriamo “una protezione dall’infezione” almeno per due anni dall’inoculazione della dose. Sileri dice no a un lockdown generalizzato: “Meglio misure chirurgiche”. Riaprono le scuole in Calabria.
Intanto l’azienda farmaceutica Johnson&Johnson ha annunciato ritardi nella distribuzione all’Europa. Il vaccino, che richiede una sola dose, dovrebbe essere approvato l’11 marzo dall’Ema. Tuttavia l’azienda ha fatto sapere di avere problemi di approvvigionamento e che molto probabilmente non potrà garantire all’Ue i 55 milioni di dosi promesse.
Una novità arriva però dallo Sputnik. Il vaccino russo sarà prodotto anche in Italia a partire da luglio 2021. Lo annuncia la Camera di Commercio Italo-Russa in una nota pubblicata sul suo sito ha annunciato che è stato “firmato il primo accordo in Europa tra il fondo governativo russo e la società ‘Adienne Pharma&Biotech’ per la produzione in Italia del vaccino Sputnik V”. La società biofarmaceutica, ha sede a Lugano, in Svizzera, ma ha uno stabilimento produttivo anche a Caponago, in provincia di Monza e Brianza
Ma dall’Ue arriva l’avvertimento: “Attualmente non sono in corso colloqui per integrare lo Sputnik V nella strategia europea sui vaccini”. Così un portavoce della Commissione Ue ricordando che gli Stati membri, possono sempre “concedere l’approvazione del vaccino Sputnik” nell’ambito dell’autorizzazione per uso di emergenza, ma “in questo caso la responsabilità spetterà allo Stato membro e non all’azienda, come sarebbe se il vaccino ottenesse l’autorizzazione all’immissione in commercio dell’Ue”.