Covid, Italia a tinte rosse e arancioni: le restrizioni fino a Pasqua
I contagi da coronavirus corrono. E così, a poco più di un anno dal primo lockdown, l’Italia torna a colorarsi di rosso e arancione, con le nuove restrizioni e chiusure imposte dall’ultimo decreto legge approvato dall’esecutivo. Se un anno fa l’obiettivo principale era quello di evitare il collasso degli ospedali italiani, oggi, con le rianimazioni nuovamente sotto pressione, l’altro grande obiettivo è quello di non compromettere la campagna vaccinale limitando la diffusione delle varianti. Una campagna che, a detta del generale alpino Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, dovrebbe conoscere l’accelerata definitiva nella seconda metà di aprile, con 500mila somministrazioni al giorno, per arrivare a fine settembre con l’80% degli italiani vaccinati.
Le Regioni o Province autonome che passano o rimangono in zona rossa da oggi fino al 6 aprile sono 11: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e Trentino Alto Adige (in provincia di Bolzano, formalmente arancione, sono in vigore restrizioni da zona rossa per volere della giunta provinciale) che si aggiungono a Campania e Molise. Mentre in arancione si troveranno, oltre alla già citata provincia di Bolzano, Toscana, Umbria e Abruzzo. Gialle la Liguria, la Valle d’Aosta, la Calabria e la Sicilia, ma queste, come si legge nel nuovo dl, dovranno comunque attenersi alle disposizioni previste per la fascia di rischio arancione. La Sardegna è l’unica regione a rimanere in zona bianca.
Per chi abita nelle regioni inserite nella più alta fascia di rischio sono consentiti gli spostamenti solo se necessari. I negozi rimarranno chiusi, tranne farmacie e alimentari. Lo sport sarà consentito da soli e in prossimità della propria abitazione, con l’obbligo di rispettare un metro di distanza da altre persone. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, è sempre consentito il ritorno a casa e ci si potrà recare alle seconde case ma solo con i conviventi.
Nei giorni di Pasqua, il 3, 4 e 5 aprile, sarà invece consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata della stessa regione, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Questo provvedimento vale su tutto il territorio nazionale, a prescindere dal colore delle regioni, proprio come accadde durante le vacanze di Natale. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni, così come persone disabili o persone non autosufficienti conviventi.
Nelle Regioni in zona arancione, invece, dal 15 marzo al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile è consentito spostarsi all’interno del proprio comune tra le 5 e le 22 per visitare amici o parenti, una sola volta al giorno, seguendo gli stessi paletti.
Da oggi, inoltre, si torna alla didattica a distanza per 8 studenti su 10: dai 5,7 milioni della scorsa settimana si passa a 6,9 milioni di bambini e ragazzi (su un totale di 8 milioni e 506mila) che non usciranno da casa per andare a scuola.