Casa di riposo Muzan. Minoranze all’attacco “Amministrazione assente”
I due gruppi di minoranza di Malo, Progettiamo Malo e Noi Malo hanno presentato una mozione da discutersi nel prossimo consiglio relativa al futuro della casa di riposo Muzan. “L’Ente gestore della Muzan offre su un piatto d’oro la possibilità di avere una nuova casa di riposo a costo zero per il comune di Malo – scrivono – ma l’amministrazione è assente e in silenzio”.
La casa di riposo infatti attualmente è dotata di 49 posti posti letto, ma da tempo si discute sulla possibilità di costruire una nuova struttura. “I motivi sono molteplici, in primis la vetustà e i limiti di un edificio che non risponde a pieno alle prescrizioni regionali oltre che alle ultime norme in materia di tenuta antisismica e antincendio – proseguono le minoranze – c’è poi il tempo medio di attesa per l’ingresso, ben 4 anni, poi ancora la scarsità di verde esterno e spazi vita dignitosi”. Necessità quindi di ricostruire, visto l’impossibilità di attuare una ristrutturazione/ampliamento. “Questo comporterebbe lo spostamento degli ospiti, cosa ad oggi impossibile – aggiungono i due gruppi – visto che non vi sono strutture temporanee disponibili, e inoltre si perderebbero posti letto, tempi di attesa più lunghi, perdita di servizi come Medicina Integrata/UTAP”.
Ma per poter attuare questo nuovo progetto serve un’azione congiunta che impegna anche l’Amministrazione comunale a chiedere l’incremento dei posti letto all’interno della programmazione sanitaria regionale. “Solo ottenendo l’aumento fino a 90 posti letto (attualmente sono 49) viene assicurata anche la sostenibilità economica dell’investimento da parte dell’ente – hanno concluso – per ora sappiamo che un’occasione è già stata sprecata nella conferenza dei sindaci tenutasi la scorsa settimana. Ci risulta che il CdA della casa di riposo abbia chiesto spiegazioni in merito al Sindaco. Un CdA che è espressione di questa maggioranza e sembra essere stato gettato nel limbo di un riscontro che non arriva mai. Noi dunque proponiamo questa mozione, vogliamo i fatti dalla lista del fare”.