Arrestato distributore di ketamina e marijuana dopo la perquisizione in casa
Il reato commesso consiste nella detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con tanto di arresto in flagranza e in casa propria che gli è valso l’immediato trasferimento in carcere. A mettere le manette ai polsi di 35enne di origini meridionali ma residente a Sovizzo sono stati i carabinieri dalla tenenza di Montecchio Maggiore, abili a ricostruire la rete dei “passamano” di droga nell’area castellana fino a risalire al nome del giovane uomo ora detenuto in attesa dei provvedimenti del Tribunale di Vicenza.
Si tratta di M.B. (rese note le sole iniziali in questo caso), nato nel 1986 in Sicilia ma da anni domiciliato nella cittadina vicentina, dove ormai da qualche settimane era oggetto di una prolungata attività di osservazione. Un controllo “a vista” da parte dei militari, scaturito dopo aver avvistato dei giovani dediti allo sballo – e in qualche caso dei tossicodipendenti noti già in “lista nera” dei consumatori di droghe- intessere rapporti con l’individuo sospettato di gestire un personale “giro” di spaccio.
I carabinieri sono intervenuti nel tardo pomeriggio dell’altro giorno, giovedì 18 marzo 2021, andando a far visita direttamente all’appartamento dove vive il 35enne. Secondo i vari indizi raccolti nelle investigazioni precedenti, i militari dell’Arma presumevano che la droga di cui disponeva fosse tenuta in casa. Ravvisando elementi di urgenza i militari hanno dato così seguito ad una perquisizione domiciliare mirata a carico dell’uomo, avvalendosi anche di una unità cinofila.
Grazie al fiuto allenato dei cani segugi antidroga la perquisizione domiciliare ha sortito gli effetti previsto consentendo di porre sotto sequestro, 160 grammi di marijuana, suddivisa in dosi e 30 grammi di ketamina, farmaco anestetico particolarmente pericoloso per l’organismo se ingerito in quantità eccessive. Inoltre, è stato preso in consegna in pratica un kit da pusher al dettaglio, vale a dire un bilancino di precisione, del materiale per il confezionamento dello stupefacente ed una somma in contanti pari a 200 euro, ritenuta come presunto provento di illecita attività.