Serie A: Inter ferma per Covid, il Milan accorcia sui cugini. Crollo Juve e Roma. Avanzano Napoli, Atalanta e Lazio
Un’altra giornata di campionato zoppa per colpa del Covid-19. Rinviata Inter-Sassuolo per troppi calciatori risultati positivi al coronavirus. Lo sapevamo, ne eravamo consapevoli, ma, lo ribadiamo: è un campionato falsato dalla pandemia che stiamo vivendo. Intanto, il Milan non si lascia sfuggire l’occasione per accorciare sui cugini nerazzurri: rossoneri corsari per 3-2 a Firenze e di nuovo a -6 in attesa che la capolista meneghina recuperi la sfida contro gli emiliani. Partita rocambolesca al “Franchi”: dall’1-0 ospite al 2-1 viola, fino al 3-2 definitivo. Ritrova il gol Zlatan Ibrahimovic, nessuno come lui: l’unico che a 39 anni in Serie A fino a oggi è stato capace di segnare 15 reti.
Madama, altro capitombolo: Juventus battuta per 1-0 in casa dal Benevento. All’Allianz Stadium decide un gol di Gaich. La squadra di Pippo Inzaghi non vinceva da 11 turni. Una lunga astinenza coronata con la grande impresa; oltretutto questi tre punti, alla luce degli altri risultati, consentono ai giallorossi sanniti di scappare dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Per Madama, questa sconfitta non fa altro che confermare quanto abbiamo scritto e detto in precedenza: è una squadra costruita male e allenata peggio. Sessioni di mercato sbagliate, un centrocampo ridicolo e un allenatore esordiente come Andrea Pirlo. A nostro giudizio, questa Juve farà fatica a entrare tra le prime quattro.
Corsa Champions: volano Atalanta, Napoli e Lazio, crolla la Roma. La Dea archivia subito l’eliminazione dalla Champions League andando a vincere 2-0 sul difficile campo del Verona. Il Napoli si aggiudica il big-match dell’Olimpico, battendo con identico punteggio la solita Roma sulle montagne russe. I giallorossi, ancora una volta, passano in pochi giorni dalla grande gioia per essere l’unica italiana nei quarti di finale di una competizione europea, all’ennesima delusione in Serie A. I motivi? Un manico tecnico moscio che non sa motivare al punto giusto la squadra quando l’asticella della difficoltà si alza (Paulo Fonseca), la stanchezza per gli impegni di coppa, e i soliti troppi infortuni che hanno decimato la spina dorsale romanista. Mkhitaryan, Veretout e Smalling sono fondamentali per il gioco giallorosso. A Udine, alla Lazio basta un lampo di Marusic per tornare a casa con tre punti pesanti.