Vaccini, Breton: entro l’estate immunità di gregge in Europa
Dopo il caos dei giorni scorsi per la sospensione temporanea di AstraZeneca, considerando anche i ritardi nella consegna delle nuove dosi, è il ministro della Salute, Roberto Speranza, a dettare i tempi: per l’estate si dichiara “ottimista” e si augura meno restrizioni, ma poi sottolinea che “questo è ancora un momento difficile”. Da Speranza l’auspicio che Ema decida presto sullo Sputnik, mentre il commissario europeo sui vaccini Breton sostiene che “l’Ue non avrà bisogno dello Sputnik” e rilancia l’immunità in Europa per giugno.
Insomma l’Europa non cambia la sua visione sulla campagna vaccinale: “Non avremo assolutamente bisogno – ha detto il commissario europeo Thierry Breton – del vaccino Sputnik V. I russi hanno grandi difficoltà a produrlo e noi li aiuteremo nel secondo semestre, se ne avranno bisogno”. L’Europa, ha proseguito il commissario, “ora è il continente che produce più vaccini” e il ritardo rispetto a Usa e Gran Bretagna è “di sole tre settimane”.
Intanto si stima che sarà poco più di 200mila al giorno la media massima delle vaccinazioni la prossima settimana nel nostro Paese, ma la capacità di inoculazione è già il doppio delle fiale. Aspettando anche la Johnson&Johnson e nella speranza di raggiungere l’obiettivo di 500mila vaccinazioni al giorno, si tenta la risalita con l’arrivo di oltre 333mila dosi di Moderna e i nuovi stock di Pfizer previsti. Dopodomani ne arriveranno infine altre 279mila da AstraZeneca.