Amazon si ferma per 24 ore: in Italia il primo sciopero al mondo per tutta la filiera
“Non comprate per 24 ore”. L’appello dei circa 40mila lavoratori di Amazon, tra driver, addetti agli hub e ai magazzini – nel giorno del primo storico sciopero in Italia per il colosso dell’e-commerce – è chiaro. “Per un giorno ci vogliamo e ci dobbiamo fermare. È una questione di rispetto del lavoro e di dignità dei lavoratori. Per questo, per vincere questa battaglia di giustizia e di civiltà abbiamo bisogno della solidarietà di tutte le clienti e di tutti i clienti di Amazon” dicono i dipendenti del gigante di Seattle che incrociano le braccia con l’obiettivo di interrompere la consegna del fiume ininterrotto di migliaia di pacchi consegnati ogni giorno.
Uno stop di 24 ore proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Numerose le richieste sul tavolo: contrattazione dei turni, corretto inquadramento professionale del personale, verifica dei carichi di lavoro, riduzione dell’orario di lavoro dei driver, stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali, buoni pasto, continuità occupazionale e stop a turnover esasperato. Ma anche riduzione dell’orario di lavoro dei driver all’indennità Covid per operatività in costanza di pandemia. I sindacati lamentano, inoltre, l’indisponibilità del gruppo a sedersi al tavolo delle discussioni.
Alle critiche dei sindacati la multinazionale di Jeff Bezos ribatte, punto su punto, con una nota ricordando come “da sempre” Amazon rispetti il diritto dei suoi dipendenti a “formare o aderire a un sindacato senza timore di ritorsione, intimidazione o persecuzione”. Perché Amazon crede “fortemente nel valore del confronto con i dipendenti. “Il loro coinvolgimento diretto – si legge ancora nella nota – è una parte integrante della nostra cultura aziendale e funziona, infatti, offriamo già una salari competitivi, benefit e ottime opportunità di crescita professionale, il tutto all’interno di un ambiente di lavoro sicuro e moderno”. E, in merito al confronto con i sindacati, il colosso dell’e-commerce ricorda come si siano svolti due incontri a livello nazionale nel mese di gennaio e come “nei siti dove sono presenti le rappresentanze sindacali” ci sia “un rapporto di dialogo costante”.
L’invito alla solidarietà verso i lavoratori ha raccolto anche l’adesione di Federconsumatori.