Pd, capigruppo: passo indietro di Delrio, Marcucci resiste. Alla Camera ci sarà una donna
Continuano le operazioni del neosegretario dem Enrico Letta che, a poco più di una settimana dall’elezione, cerca di strutturare la sua linea dentro e fuori il partito. Dopo l’incontro, ieri, con il ministro della Salute Roberto Speranza, nelle prossime ore vedrà anche Giuseppe Conte. Un faccia a faccia cruciale quello con l’ex premier, in corsa per diventare il nuovo leader del M5s, per definire l’inizio di un rapporto.
Oggi, invece, Letta ha incontrato i gruppi parlamentari per riuscire nel blitz di sostituire i capigruppo Pd alla Camera e al Senato con due donne. Un blitz riuscito a metà. L’assemblea a Montecitorio si è aperta infatti con il passo indietro di Graziano Delrio che ha rassegnato le dimissioni dicendo di condividere l’obiettivo indicato dal segretario dem sulla parità di genere. Una scelta che invece al momento non è condivisa dal collega capogruppo al Senato Andrea Marcucci che continua a fare resistenza: “Decideremo insieme – è il succo della sua lettera – no a imposizioni“.
Ergo, sarà scelta una sola donna. La votazione sulla nuova capogruppo non avverrà oggi. Il processo è avviato ma sarà necessario ancora qualche giorno come ha fatto sapere Letta al termine dell’assemblea. Il segretario del partito ha premesso di rispettare l’autonomia del gruppo, invitando quindi ad una consultazione interna per scegliere alcuni profili su cui poi eventualmente votare.
“Bene coi deputati Pd” ha twittato Letta al termine dell’assemblea ringraziando “Graziano Delrio per il suo gesto di disponibilità”. “Nei prossimi giorni – ha quindi aggiunto il segretario Pd – il voto su una donna capogruppo”.