Il ricorso contro la sanzione costa la beffa (doppia) a due baristi, multati nel parco
Oltre al danno di una multa già di per sè considerata indigesta, arriva anche una “replica” che appare limitativo considerare come la beffa. Non si parla probabilmente che di multe e di restrizioni legate al Covid in casa di una coppia di coniugi di Mussolente, proprietari di un locale sanzionato per inosservanza delle misure di prevenzione nelle scorse settimane e ora multati – marito e moglie – per essersi fatti “beccare” al di fuori del proprio comune di residenza, a Bassano del Grappa lo scorso fine settimana.
I due baristi, secondo la versione raccolta dal Giornale di Vicenza, anche se hanno addotto una motivazione che può ritenersi valida per giustificare lo spostamento di pochi chilometri da Mussolente a Bassano, legata all’appuntamento in uno studio di avvocati della città proprio per il ricorso alla prima sanzione, non aveva titolo a fermarsi in un parco.
Dopo aver acquistato delle bibite da asporto, i due conviventi si erano diretti in uno spazio pubblico in compagnia di una terza persona, precisamente l’ampia area di Prato Santa Caterina. Quest’ultima, bassanese di residenza e quindi legittimata a trovarsi in quel posto senza alcun bisogno di “scuse”, è risultata in regola. Una situazione parecchio controversa e quantomeno singolare, almeno secondo i fatti riportati e risalenti al pomeriggio di sabato scorso, quella che riguarda i coniugi esterrefatti a fronte di una seconda multa in pochi giorni che, regole del Dpcm alla mano, farà discutere. E che probabilmente si tradurrà in nuovo lavoro per avvocati e giudici dopo la sanzione di 400 euro comminata alla coppia – e quindi con importo raddoppiato – dagli agenti di polizia di Stato impegnati nei controlli.
Da specificare che la doppia sanzione riguarderebbe il solo aspetto della presenza al di fuori dei confini del comune di residenza, mentre nessuna irregolarità è stata riscontrata in merito a distanziamenti e dispositivi sanitari di protezione delle vie aeree. Sempre nell’area della zona di Bassano del Grappa e comuni limitrofi, non si è trattato dell’unica violazione punita con una salata sanzione amministrativa. Una decina in tutto nello scorso week end.
A Rosà nello stesso arco di tempo sono state punite tre irregolarità in un bar lungo la strada trafficata in via Manzoni (la titolare più due avventori), mentre tornando alla città del Ponte degli Alpini sempre nel pomeriggio di sabato si annoverano altri due clienti che hanno trasgredito, chi lo sa forse inconsapevolmente, una delle norme esplicite comprese nel “pacchetto di zona rossa”: due amici stavano sorseggiando un aperitivo in viale Vicenza, distanziati e con consumazione in formato da asporto ma, e qui viene il motivo della “batosta”, al di fuori di Valbrenta, il comune dove in effetti vivono come emerso dal controllo. L’aperitivo in compagnia, insomma, pur se con le dovute distanze interpersonali, non rientra fra i “motivi di necessità” che consentono di spostarsi da un paese all’altro.