Palermo: staccata la testa del busto di Falcone, ira di Gentiloni
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A Palermo davanti alla scuola intitolata alla sua memoria è stato danneggiato il monumento dedicato a Giovanni Falcone.
Alla statua è stata staccata prima la testa e poi un pezzo del busto, usati entrambi come ariete contro il muro dell’istituto scolastico che si trova in via Pensabene, nel quartiere dello Zen.
Sul gesto, che arriva a poco più di una settimana dall’anniversario della strage di via D’Amelio, dove nel 1992 furono assassinati dalla mafia il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta, è stata aperta una indagine.
“Oltraggiare la memoria di Falcone è una misera esibizione di vigliaccheria”, il commento su Twitter del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni.
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando esprime sull’episodio “sdegno, rabbia e rammarico. La memoria di Giovanni Falcone non potrà essere scalfita in nessun modo da alcuno. Proprio dalla sua memoria e dalla scuola, che con quel gesto vile è stata offesa, è iniziata la riscossa del popolo italiano e siciliano contro la mafia. Una battaglia lunga e impegnativa che sta vedendo e vedrà le mafie sconfitte”.
Un oltraggio “triste e vergognoso” lo definisce la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, che avverte: “A 25 anni dalla strage di Capaci questo scempio ci ricorda che a Palermo la mafia c’è e si sente ancora forte”. E aggiunge: “A questa esibizione di mafiosità occorre reagire e non permettere che l’indifferenza calpesti la memoria del sacrificio del giudice Falcone. La città faccia sentire la sua ribellione e la sua vicinanza ai martiri della lotta della mafia”.
Sdegno anche del capogruppo Pd alla Camera Ettore Rosato: “Hanno distrutto la statua di Falcone a Palermo. Un gesto vigliacco, come sono i mafiosi, ma che non fermerà le sue idee “