Sbarra di Anconetta addio: accordo con Rfi per un sottopassaggio ferroviario
C’è un accordo fra Comune di Vicenza e Rfi (Reti ferroviarie italiane) per “superare” la sbarra di Anconetta, il passaggio ferroviario della linea Vicenza-Schio che nell’area est della città crea ogni giorno agli orari di punta lunghe code di auto da e per la direzione Cittadella mentre le sbarre sono abbassate per il passaggio del treno.
Il sindaco Achille Variati ne ha parlato ieri: “Nei prossimi giorni sottoscriveremo un accordo che rappresenta il primo passo per l’eliminazione del passaggio a livello di Anconetta” ha annunciato Variati presentando l’emendamento portato poi in consiglio comunale. Con la variazione vengono assegnati 40 mila euro alla compartecipazione alle spese per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per il superamento del passaggio a livello ad opera di Rfi. “L’accordo che verrà firmato con Rfi – osserva il sindaco – riprenderà un metodo già utilizzato con l’alta velocità attraverso lo studio di diverse ipotesi comparative tra cui scegliere la migliore, garantendo la partecipazione democratica dei cittadini attraverso la presentazione del progetto in assemblee pubbliche”. Il sindaco ha inoltre ricordato l’obiettivo generale di arrivare all’ammodernamento e all’elettrificazione della linea Vicenza-Schio, dove esistono altri passaggi a livello che dovranno essere gradualmente eliminati. L’assessore alla Progettazione Antonio Dalla Pozza dà i dettagli dell’intesa: “Il Comune ha già effettuato il rilievo plano altimetrico dell’area e dei sottoservizi. Il progetto beneficerà dell’accordo – che sarà sottoscritto a breve – tra Regione ed Rfi per la soppressione di numerosi passaggi a livello in Veneto e che prevede lo stanziamento di adeguate risorse economiche. Per questo, sottoscriveremo un accordo con Rfi che predisporrà il progetto di fattibilità tecnica ed economica per Anconetta e si suddividerà in due fasi: una comparazione tra le diverse ipotesi che darà il via ad una fase di confronto con i cittadini attraverso assemblee per verificare la soluzione migliore nel rapporto costi benefici, successivamente verrà predisposto il progetto preliminare che consentirà in futuro di accedere alle risorse. Pertanto il Comune parteciperà per il 50 per cento alla spese di progettazione che ammontano complessivamente a 80 mila euro”.