La videosorveglianza si potenzia con 14 telecamere di ultima generazione
Ultrarossi per la visione notturna, sensori fullHD, zoom 30x, brendaggio per riprendere a 360 gradi e pure il tergicristallo per la pulizia dell’obiettivo. Sono di ultima generazione le nuove 14 telecamere digitali che saranno installate a Schio entro fine settembre, a controllo della Zona Industriale, dell’entrata da Torrebelvicino e in altri siti sensibili.
La loro messa in funzione avviene grazie ad un progetto pilota che vede collaborare il Comune, l’azienda Videotec di Schio (leader mondiale nel settore), Pasubio Tecnologia e il Consorzio di Polizia Locale, non solo sarà allargato il campo d’azione, ma messa in campo e testata la migliore tecnologia.
I nuovi dispositivi sono forniti dalla Videotec e il progetto pilota prevede che l’azienda possa utilizzare gli spazi messi a disposizione del Comune per testare nuovi dispositivi e sperimentare nuove soluzioni specifiche per la videosorveglianza cittadina.
“Quando ci siamo insediati – dichiara il sindaco di Schio Valter Orsi – abbiamo riscontrato che il sistema di videosorveglianza era carente, sia perché alcune zone non erano coperte sia perché molte videocamere erano datate e le immagini che fornivano erano difficilmente utilizzabili. Abbiamo da subito affrontato questa tematica perché la sicurezza dei nostri cittadini, delle nostre aziende e del patrimonio è per noi al primo posto. Con questo progetto sostituiamo due impianti obsoleti e ne aggiungiamo 12 di nuovi, avremo così 45 videocamere che controllano il nostro territorio. È anche un gran lavoro di gruppo grazie al quale il nostro sistema si pone all’avanguardia”. L’importo complessivo del progetto ammonta a 75 mila euro.
“La videosorveglianza è importante, ma è veramente efficace solo se funziona bene – sottolinea Laura Locci, presidente di Pasubio Tecnologia – e la tecnologia digitale dei nuovi dispositivi, collegata alla piattaforma di controllo installata al Consorzio di Polizia Locale, grazie alla nostra infrastruttura di fibra ottica, da infatti le performance migliori a tutto il sistema”.
“Sapere di poter essere ripresi è già di per sé un ottimo deterrente – prosegue Loris Revrenna, vice comandante del Consorzio di Polizia Locale – la videosorveglianza è sempre più uno strumento d’indagine grazie al quale si riescono a perseguire autori di reati che prima sarebbero probabilmente rimasti impuniti. Svolge quindi un’attività preventiva e repressiva sempre più indispensabile.”
“È un orgoglio per noi – conclude Alessio Grotto, presidente di Videotec – collaborare con il Comune di Schio nello sviluppo di questo progetto. Siamo presenti in 50 paesi nel mondo, specializzati nel realizzare sistemi di videosorveglianza per l’outdoor che resistono a condizioni estreme, sia climatiche sia ambientali. Nei siti messi a disposizione dal Comune potremo sperimentare nuovi prodotti e investire in un prodotto dedicato esclusivamente alla videosorveglianza cittadina”.