Troppo caldo, aumenta l’ozono nell’aria ma non è ancora allarme. “Meglio non esporsi al sole”
L’osservatorio aria dell’Arpav ha comunicato che è avvenuto il superamento della soglia di informazione di 180 microgrammi per metro cubo di ozono, concentrazione oltre la quale vi è un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione. L’ondata di caldo di questi giorni, infatti, ripropone l’aumento della concentrazione di ozono nell’aria.
Martedì la stazione di rilevamento della qualità dell’aria di Schio ha registrato valori che hanno superato la soglia di informazione per l’ozono, con un valore massimo di 191 microgrammi per metro cubo alle 18. Valori che comunque sono inferiori alla soglia di allarme, al di sopra della quale il perdurare di condizioni meteorologiche stabili potrebbe comportare disturbi respiratori.
Il superamento della “soglia di informazione”, fissata a 180 microgrammi per metro cubo, è un segnale che indica la possibilità di un aggravarsi del fenomeno nel caso continuassero per più giorni condizioni atmosferiche di sole e tempo stabile, sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti. Una concentrazione di 240 microgrammi per metro cubo rappresenta invece la “soglia di allarme”: il superamento di tale livello in condizioni meteorologiche stabili potrebbe comportare dei disturbi all’apparato respiratorio con tosse e irritazione a gola, naso, polmoni e occhi. Si può inoltre verificare una diminuzione della funzione polmonare, oppressione toracica e un aggravamento di asma ed altre patologie respiratorie. La maggior parte di questi effetti sono considerati breve termine e cessano una volta che gli individui non sono più esposti ad elevati livelli di ozono.
Ai cittadini – con una particolare attenzione per le persone anziane, i bambini, le donne in gravidanza e chi è affetto da gravi malattie respiratorie e cardiache – viene consigliato di evitare prolungate esposizioni all’aperto nelle ore più calde della giornata e ridurre al minimo lo svolgimento di attività fisiche affaticanti, privilegiando le prime ore del mattino e la sera. Si consiglia inoltre di ricambiare l’aria di casa, preferibilmente nelle prime ore del giorno, adottare una dieta leggera con verdura, frutta e un’adeguata introduzione di liquidi. Si invita inoltre ad eliminare i comportamenti che portano ad un aggravamento dell’inquinamento ambientale.
L’ozono è una sostanza che si forma nell’atmosfera a partire dai comuni inquinanti urbani per azione della luce solare. Tale fenomeno è tipico della stagione estiva e in particolare delle giornate più soleggiate dei mesi di giugno, luglio e agosto, facendo registrare concentrazioni più elevate nelle ore di massima insolazione, dalle 12 alle 19. Una situazione che viene accentuata dal perdurare delle condizioni meteorologiche di stabilità atmosferica ed in condizioni di alta pressione. La concentrazione di ozono diminuisce invece all’interno delle abitazioni.