Mattarella in ricordo dei morti di Marcinelle: riflettere sulle sofferenze di chi emigra
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Cerimonia a Marcinelle per ricordare il 61/o anniversario dell’incendio della miniera del Bois du Cazier in cui l’8 agosto 1956 morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. La tragedia spinse l’Italia a chiedere un miglioramento delle condizioni dei lavoratori emigrati in Belgio nell’ambito del patto, siglato nell’immediato dopoguerra, per avere quote di carbone in cambio della fornitura di manodopera. Il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Amendola si è recato in Belgio in rappresentanza dell’Italia.
E anche il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, oggi ha ricordato le vittime di quella tragedia: “Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell’emigrazione, hanno sofferto per la separazione dalle famiglie e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza”. Queste le parole del Presidente della Repubblica che, ha invitato a riflettere sull’integrazione dei migranti e ha sollecitato “attenzione e strategie coerenti da parte della Ue”, e punta il dito sul “tema irrisolto della sicurezza nei luoghi di lavoro, impegno prioritario delle autorità”.
“Il nostro pensiero va ad essi – prosegue Mattarella riferendosi agli italiani morti a Marcinelle – al Bois du Cazier, luogo simbolo del lavoro italiano nel mondo e, mentre onoriamo la loro memoria, siamo esortati a mantenere vivo il senso di riconoscenza per i sacrifici affrontati da tutti i lavoratori italiani, emigrati alla ricerca di un futuro migliore per sé e per le proprie famiglie”.
“Generazioni di italiani hanno vissuto la gravosa esperienza dell’emigrazione – ricorda ancora il presidente – hanno sofferto per la separazione dalle famiglie d’origine e affrontato condizioni di lavoro non facili, alla ricerca di una piena integrazione nella società di accoglienza”. “Il dramma di Marcinelle – aggiunge Mattarella – ci invita a riflettere anche sul tema irrisolto della sicurezza nei luoghi di lavoro, ancor oggi di grande attualità: rimane un impegno prioritario delle autorità italiane ed europee”. “E’ un motivo di riflessione verso coloro che oggi cercano anche in Italia opportunità che noi trovammo in altri Paesi e che sollecita attenzione e strategie coerenti da parte dell’Unione Europea”.
“In questo giorno dedicato al ricordo del sacrificio del lavoro italiano nel mondo rivolgo ai familiari e ai colleghi delle vittime della tragedia di Marcinelle, e di ogni altra nella quale sono periti nostri emigranti, un solidale e affettuoso saluto”, conclude Mattarella.
“La tragedia di Marcinelle ci dà ancora oggi la forza di lavorare per un’Europa più coesa e solidale, come l’avevano immaginata i padri fondatori”, dice invece il ministro degli Esteri Angelino Alfano, in un messaggio, pubblicato sul sito della Farnesina. “Questa ricorrenza – ricorda Alfano – dal 2001 è stata proclamata ‘Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’. Ogni anno, quindi, il nostro commosso pensiero è rivolto a tutti gli italiani caduti sul lavoro all’estero.