Degrado a Campo Marzo. Vietata vendita alcool in due negozi
Contro il degrado e per tutelare la tranquillità dei cittadini in due negozi della zona di Campo Marzo l’amministrazione comunale ha vietato per un mese la vendita di alcolici.
Si tratta dell’Asia African Market di via Gorizia 7 e del Trading Lu di via Battaglione Monte Berico 11/15, nei quali quindi da oggi e per 30 giorni dalle 10 alle 7 del giorno successivo è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione. In tali orari, i gestori delle due attività dovranno rimuovere le bottiglie e lattine contenti alcol dagli scaffali o da ogni altro luogo o supporto destinato alla vendita al pubblico. Entrambi i negozi sono stati oggetto in passato di analoghi provvedimenti.
L’ordinanza che vieta la vendita di alcol è stata disposta dal sindaco Achille Variati per contrastare i fenomeni di degrado e tutelare la tranquillità dei cittadini ed è stata firmata questa mattina, in sua assenza, dall’assessore alla sicurezza Dario Rotondi. Il provvedimento è scattato in particolare in seguito alle numerosissime contestazioni mosse dalla polizia locale dall’inizio dell’anno ad oggi nel corso dei 993 interventi effettuati nella zona dalle pattuglie antidegrado (162 violazioni per detenzione e consumo di alcol in aree pubbliche e 32 violazioni per ubriachezza in luogo pubblico) e alla constatazione, avvenuta anche attraverso le telecamere in dotazione al comando, che chi beve alcol a Campo Marzo si rifornisce soprattutto in questi due negozi.
“Con questa ordinanza – dichiara Rotondi – il Comune esercita a pieno i poteri che gli sono attribuiti in materia di sicurezza urbana e che sono stati potenziati dalla recente ‘Legge Minniti’. L’eccezionalità della situazione richiede però un sensibile aumento delle risorse disponibili a favore della sicurezza, rende necessario l’adeguamento delle strutture del sistema sicurezza ed impone un ulteriore serio adeguamento della legislazione vigente, allo scopo di rendere inoffensivi, senza alcuna distinzione, tutti coloro che mettono in pericolo la piena vivibilità delle nostre città”.