E’ mancato il violinista Giovanni Guglielmo: riposerà nel famedio dei cittadini illustri
Giovanni Guglielmo, musicista vicentino scomparso domenica a 82 anni, verrà sepolto venerdì alle 10 nel Famedio del cimitero maggiore di Vicenza, la tomba dei cittadini illustri e benemeriti che con la loro vita e le loro opere hanno reso onore alla città. Lo ha stabilito la giunta comunale, su proposta del sindaco Achille Variati.
“La giunta ha approvato la concessione degli onori funerari più elevati al maestro Giovanni Gugliemo, musicista eminente di Vicenza, che con una carriera lunga quasi 70 anni ha reso lustro alla nostra città, contribuendo a farla crescere internamente ed esternamente e valorizzandone il nome – afferma il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci –. Nato a Padova ma adottato dalla nostra città fin dalla tenera età, il maestro Guglielmo ha portato in alto il nome di Vicenza e di alcuni soggetti e formazioni, a partire dall’orchestra del Conservatorio Pedrollo, ente che ha contribuito a fondare e del quale è stato direttore oltre che docente. È stato, inoltre, una colonna portante dell’orchestra del Teatro Olimpico e negli ultimi anni della sua attività si è dedicato all’Ensemble Musagète. Ha fatto tantissimo per la nostra città portando lustro non solo con la sua attività di concertista ma facendo crescere generazioni di musicisti, spronandoli ad abbracciare una scelta difficile quale quella della professione di musicista. Il maestro Guglielmo ha onorato la nostra città e la nostra città, ottenuto il consenso dei familiari, intende onorarlo nella maniera più prestigiosa”.
Giovanni Guglielmo, nato il 22 luglio 1935, è deceduto a 82 anni. Si è diplomato al conservatorio Benedetto Marcello di Venezia avendo studiato con i maestri Ettore Bonelli e Luigi Ferro. Nel 1962 ha ottenuto il primo premio assoluto al Concorso Nazionale di Violino Città di Vittorio Veneto. È stato membro del prestigioso complesso I Virtuosi di Roma e del Sestetto Chigiano, ha fatto duo cameristico con Riccardo Castagnone e con Ezio Mabilia. È fondatore di famosi gruppi cameristici quali L’Arte dell’Arco (per l’esecuzione di musiche antiche con strumenti originali), I Solisti Filarmonici Italiani e l’Ensemble Musagète di Vicenza. È stato uno degli storici primi violini solisti dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia e dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia di Roma, ruolo che gli è valsa la collaborazione con i più grandi direttori del mondo, basti solo citarne alcuni: Sinopoli, Gracis, Pesko, Constant, Gelmetti, Sawallisch. Il suo repertorio vastissimo spaziava dalla musica antica sino a quella dei nostri giorni. È stato direttore artistico delle orchestre sinfoniche di San Remo e del Teatro Olimpico di Vicenza. Ha insegnato violino nei conservatori di Padova, Venezia e Vicenza ed è stato quindi direttore del conservatorio Pedrollo di Vicenza. Ha tenuto corsi di perfezionamento in Italia e all’estero ed è stato attivamente impegnato sia in veste editoriale che discografica nell’ambito della musica rara ed inedita del Settecento Italiano (di fondamentale importanza le sue incisioni di tutti i concerti per violino di G. Tartini). Ha pubblicato, inoltre, opere didattiche e revisionato varie composizioni del Settecento italiano. È stato accademico dell’Accademia Olimpica di Vicenza e socio corrispondente dell’Accademia Galileiana di Padova. Per Vicenza il maestro Guglielmo ha fatto tantissimo. In ambito concertistico ha portato ad affermarsi sul piano nazionale due importanti realtà orchestrali: prima l’Orchestra Pedrollo e poi l’Orchestra del Teatro Olimpico, ancora lontana dall’attuale dimensione giovanile. Nel campo della didattica è stato docente di violino in alcuni conservatori veneti forgiando centinaia di giovani violinisti ed, insieme a Giorgio Sala, colui che ha reso possibile l’istituzione del conservatorio Pedrollo del quale è stato direttore. Ha promosso la costituzione degli Amici della Musica di Vicenza (oggi Società del Quartetto) per la quale si è esibito più e più volte e con la quale ha collaborato come docente ai corsi internazionali di musica da camera promossi grazie all’interessamento di Fatima Terzo Bernardi. La sua ultima avventura musicale vicentina è stata quella a fianco dell’Ensemble Musagète, un gruppo di solisti con il quale ha esplorato per quasi 17 anni un repertorio vastissimo dal punto di vista storico e straordinariamente vario e con il quale si è esibito in tutta Italia.