Terrorismo: attacchi di Barcellona e Cambrils collegati, si teme per alcuni italiani
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Dopo l’attentato di Barcellona che al momento conta drammaticamente 13 morti e un centinaio di feriti, 5 presunti terroristi sono stati uccisi in un’operazione della polizia spagnola a Cambrils, cittadina sulla costa a sud-ovest proprio di Barcellona. Anche alcuni agenti sono rimasti feriti durante le operazioni. La polizia sospetta che i presunti jihadisti stessero preparando uno o più attacchi nella località turistica. I cinque uccisi indossavano cinture esplosive da kamikaze e poco prima avevano investito alcune persone con un’automobile.
L’attacco di Cambrils è senza dubbio legato a quello di ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona, ha detto il ministro regionale degli Interni della Catalogna Joaquim Forn alla radio RA C1 nelle prime ore del mattino precisando che l’attacco “segue la stessa traccia. C’è un collegamento”. La polizia non ha dato dettagli su Cambrils ma i media locali affermano che un’automobile ha investito un mezzo della polizia e la gente che si trovava nelle vicinanze.
“All’ambasciata italiana in Spagna risulta finora che tre connazionali sono rimasti feriti“, ma si teme in particolare per la vita di un italiano dopo l’attentato che ha colpito Barcellona: si tratta di Bruno Gulotta, residente a Legnano, in Lombardia, che era in vacanza nella città catalana con la moglie e i figli. Gulotta, 35 anni, al momento dell’attacco si trovava sulla Rambla e sarebbe rimasto ucciso dal furgone killer che è piombato sulla folla provocando almeno 13 morti. Al momento tuttavia non ci sono conferme ufficiali della notizia.
Intanto Barcellona si è risvegliata in un silenzio che forse pochi ricordano, dopo il vile attentato lungo la Rambla de Canaletes, nella parte più vicina alla grande Plaça de Catalunya, all’altezza di Carrer Bonsuccés, fino a raggiungere il mercato della Boqueria. La zona, dopo essere stata ripulita è stata riaperta, ma centinaia di turisti stanno lasciando gli alberghi o gli appartamenti affittati nel centro della città. Secondo numerosi testimoni il van procedeva a gran velocità su una traiettoria a zig-zag, tentativo deliberato di investire il maggior numero di persone possibile. Nel successivo conflitto a fuoco, gli agenti hanno sparato uccidendo quatto assalitori e ferendone un quinto che è morto in seguito.
“Ci sono persone di diciotto nazionalità tra coloro che sono rimasti coinvolti nell’attentato”, hanno riferito le autorità locali. Tra le prime vittime identificate, tre turisti tedeschi e un cittadino belga. Al momento sono due le persone arrestate perché ritenute coinvolte nell’attentato di Barcellona,
In tarda serata la polizia catalana ha confermato di avere effettuato due arresti, si tratta di un uomo marocchino e di un altro nato a Melilla, città autonoma spagnola situata sulla costa orientale del Marocco . Tra loro non c’è l’autista-killer del furgone, ritenuto ancora in fuga, mentre potrebbe essere estraneo ai fatti Driss Oukabir, i cui documenti potrebbero essere stati rubati dal fratello 18enne Moussa che glieli avrebbe rubati per noleggiare il furgone della strage .
Non coinvolto nell’attentato neppure l’uomo, di nazionalità spagnola, ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia poco dopo le 20, dopo aver forzato un posto di blocco a bordo di un’auto Ford Focus e aver travolto un agente.
Su proposta dell’Italia e in accordo con la Spagna, i membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu hanno rilasciato un comunicato in cui condannano l’attacco terroristico “selvaggio e codardo” che giovedì ha colpito Barcellona. Il Consiglio di sicurezza del Palazzo di vetro ha voluto riaffermare che “il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni rappresenta una delle minacce più serie alla pace e alla sicurezza internazionali”.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha annunciato tre giorni di lutto nazionale in tutta la Spagna dopo la strage di Barcellona. Lutto già decretato anche dal governo catalano del presidente Carles Puigdemont.