Strage Barcellona: due italiani tra le vittime
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Tra le vittime dell’attacco terroristico avvenuto ieri pomeriggio sulle Ramblas di Barcellona ci sono due italiani. A confermarlo il capo dell’unità di crisi della Farnesina Stefano Verrecchia, aggiungendo che altre tre connazionali sono rimasti feriti. A comunicarlo al ministero degli Esteri sono state le autorità spagnole.
Uno dei due italiani rimasti uccisi è Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano (Milano), che era nella città catalana con la famiglia.
È agghiacciante il racconto che la compagna di Bruno Gulotta ha fatto ai colleghi sulla morte dell’uomo. La donna, Martina, ha raccontato che la famiglia stava passeggiando sulla Rambla. Lei teneva il figlio più piccolo, di un anno, in un marsupio agganciato al busto. Bruno Gulotta la precedeva tenendo per mano l’altro figlio, di cinque anni. La vacanza si è trasformata d’improvviso in orrore quando è spuntato il furgone del terrorista. Bruno Gulotta è stato investito in pieno. Martina ha fatto in tempo ad afferrare il bambino che il padre teneva per mano e trascinarlo via, salvandolo dalle ruote assassine. Ma Bruno Gulotta è stato schiacciato. È rimasto per terra, con la testa sanguinante, le gambe spezzate e scomposte. È morto così sotto lo sguardo dei suoi bambini.
La seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona sarebbe Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa, provincia di Vicenza, laureato in ingegneria energetica che si trovava nella città catalana con la ragazza, Marta Scomazzon, in ospedale ma non in gravi condizioni, con un piede e un gomito fratturati.
“Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego”, ha postato su Facebook la sorella di Luca, Chiara.