Pasquetta in “red zone” ma da domani in arancione si allentano (alcuni) divieti. Le regole
Si chiude il “capitolo” rosso, in questi giorni di festività pasquali valido per tutto il territorio italiano e che ha prolungato il periodo di massime restrizioni in Veneto. La prima Pasquetta in regime di restrizioni segue a quella 2020 del lockdown assoluto, ma a Vicenza e province di vicinato da domani si torna in zona arancione dopo circa tre settimane al pari di Marche e Trento, con un nuovo parziale allentamento delle misure di contenimento del contagio da Covid-19.
Da martedì buona parte delle regole da rispettare nel massimo livello di sorveglianza sociale sancito nel Dpcm in vigore rimangono attive, ma vi sono alcuni cambiamenti che scatteranno dalla mezzanotte di oggi. E il rientro a scuola al 50% per le classi delle scuole superiori e a ranghi compatti quelle dell’obbligo, fino dunque alla terza media, per una sorta di periodo di prova fino al 30 aprile.
Invariato il range di orari in cui sono possibili gli spostamenti, vale a dire dalle 22 di sera alle 5 del mattino. I limiti alla libera circolazione delle persone permangono quelli dei confini comunali, con divieto di spostarsi tra regioni salvo gli ormai conosciuti motivi di comprovata necessità di natura lavorativa e sanitaria o rientro al proprio domicilio e/o seconde case secondo i requisiti specificati nel decreto. Sarà possibile recarsi da amici o parenti per due adulti e altrettanti figli sotto i 14 anni, oppure persone disabili o non del tutto autosufficienti, ma attenzione da domani solo nei confini comunali, decadendo dopo il giorno di Pasquetta il “bonus” per le festività. Confermata la deroga per i residenti in paesi con meno di 5 mila abitanti: avranno un “raggio” di 30 chilometri garantito, capoluogo di provincia escluso.
Il passaggio dalla cromia rossa ad arancione allenta i vincoli per gli sportivi amatori. Per chi intende approfittare della primavera per giri in bicicletta e passeggiate, decade domani il parametro della prossimità da casa per mettersi in marcia o al pedale, pur rimanendo l’indicazione di rimanere all’interno del proprio comune, salvo per determinate attività e discipline inserite nella lista del Coni che necessitano di spostamenti in altri territori (da dimostrare). L’esempio calzante è l’arrampicata: chi vive in pianura può andare in quota o in luoghi con pareti attrezzate.
Il “cambio” più importante riguarda negozi e attività commerciali in genere. Tutti aperti da domani, con limitazioni importanti però che permangono per le attività di ristorazione e bar che non potranno accogliere clienti nei locali, se non per “toccata e fuga” per l’asporto di cibo e bevande. L’orario consentito di apertura al pubblico è dalle 5 alle 18, con consegna a domicilio senza limiti di orario. Sblocco anche nei mercati rionali e cittadini: via libera a tutti i banchi merceologico senza vincoli, sempre in aree delimitate da varchi di ingresso e uscita e con accesso controllato.
Per tutte le norme dettagliate e le specificazioni che riguardano la zona arancione (clicca) si può fare riferimento alla pagina ufficiale governativa.