“Pasqua in corsia” in 5 ospedali veneti grazie ai volontari di Vicenza For Children
Dalla parte dei bambini malati. Sempre. Riservando a Pasqua una sorpresa per i piccoli guerrieri costretti a trascorrere la festa di primavera in ospedale. Mai solo perchè, oltre a genitori e familiari sempre loro vicini, a sostenerli ci sono anche i volontari di “Vicenza For Children” a portar loro sorrisi e qualche dolce regalo.
Una consuetudine ormai che è stata confermata sabato e domenica non solo al San Bortolo di Vicenza, ma anche nell’altro polo dell’Ulss 8 Berica di Arzignano e gli ospedali padovani di Cittadella, Camposampiero e del capoluogo della città del Santo.
Per una Santa “Pasqua in Corsia”, appunto, che ha visto le persone legate all’associazione con sede a Vicenza dedicare una porzione del proprio tempo nonostante i tempi difficili e le mille precauzioni da adottare, prima di far visita ai bambini ricoverati. “Essere dalla parte dei bambini e vicini alle loro famiglie è la nostra missione – confida Rosalba Scarrico, presidente del gruppo -. Non è sempre facile, ma siamo orgogliosi di poter contribuire, nel nostro piccolo, a donare qualche istante di festa e serenità”.
Donati ai piccoli pazienti dei regali compatibili con la struttura sanitaria, un’iniziativa che si affianca a quella dedicata all’adozione di un papero di peluche, simbolo dell’associazione ora distribuito a chi vuole con un’offerta contribuire alle iniziative solidali. Un successo che ha visto tanti privati partecipare e anche alcune amministrazioni comunali ad aderire, come a Montebello Vicentino e Cornedo tra gli altri. Che continua ovviamente, mentre per la festività si è portato avanti il progetto di regali – e anche dolciumi adatti consegnati ai reparti – grazie a chi lo ha reso materialmente possibile.
“Abbiamo consegnato il nostro salvadanaio personalizzato, contenente sorprese e giochi – ha aggiunto poi la presidente – ai bambini ricoverati negli ospedali di Vicenza, Padova, Arzignano, Camposampiero e Cittadella. Un ringraziamento particolare va agli “Amici della caraffa”, che hanno donato il pongo ed ai fratelli Monica e Gianluca Zanandrea, per la donazione che ha contribuito alla realizzazione dell’iniziativa”.