Cassonetti in fiamme nell’area che ospitava l’ex discoteca Boom. Pompieri all’opera
“Pausa pranzo” con allarme incendio dal piazzale di Alte Ceccato che un tempo ospitava il “Boom“, nota discoteca e centro di divertimento che attirava migliaia di vicentini a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e i primi anni duemila. Di cui ora rimangono solo asfalto ed erbacce sul sito lungo la strada regionale 11, dopo la demolizione avvenuta ormai quasi 10 anni fa, nel 2011. E qualche cassonetto, appunto, da cui si sono sprigionate le fiamme che hanno imposto l’intervento del personale antincendio.
A richiederlo alcuni passanti che intorno alle 12.30 di oggi avevano notato una colonna di fumo grigio fumo provenire da uno dei tre contenitori per rifiuti presenti in via Trieste, nel parcheggio del locale da ballo poi dismesso una quindicina d’anni fa. L’area oggi desolata, di proprietà privata, era destinata a un centro acquisti il cui progetto è rimasto in stallo.
I vigili del fuoco incaricati dell’operazione di spegnimento e messa in sicurezza sono arrivati dal distaccamento di Arzignano con due automezzi e cinque operatori. Dopo una prima rapida fase di controllo e aver verificato la distanza di sicurezza di alcune auto lasciate in sosta a una decina di metri, i pompieri si sono occupati di spegnere le fiamme che avevano intaccato ormai tutti e tre i cassonetti presenti. Danneggiati dalle fiamme e certamente destinati alla discarica.
Sul posto oltre ai pompieri del 115 anche una pattuglia di polizia locale dei Castelli e una gazzella dei carabinieri della tenenza di Montecchio Maggiore, competenti per il territorio di Alte Ceccato, frazione castellana. Le cause dell’incendio risultano al vaglio della squadra intervenuta, con valutazioni legate al vento di queste ore e a possibili cause accidentali, senza però escludere a priori l’ipotesi del dolo.
Le operazioni di completo spegnimento sono terminate senza complicazioni nel giro di circa un’ora, senza ripercussioni sul traffico stradale. Solo qualche curioso, fra gli automobilisti, ha accostato per assistere, a distanza di sicurezza, alle operazioni. Ricordando magari le serate “di fuoco” trascorse proprio al Boom in gioventù, prima della chiusura ufficiale avvenuta nel 2004.
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