Colori e disegni sui calzari in reparto Covid. Accoglienza speciale per una ragazza con disabilità
Una paziente speciale accolta in modo speciale da infermiere e operatrici socio sanitarie di un reparto Covid dell’ospedale “Alto Vicentino” di Santorso. Un’idea da subito “vista e piaciuta” quella realizzata nei giorni scorsi, in una manciata di minuti, per accogliere con il sorriso una ragazza con disabilità costretta al ricovero dopo aver contratto il coronavirus. E confortarla così nel morale, oltre che garantirle le migliori cure sui sintomi di malattia.
Vista la necessità di seguirla e di monitorarla in corsia, a causa della compresenza di altre patologie concomitanti che ne hanno consigliato l’accesso in ospedale, nel reparto Covid-2. Una permanenza rivelatasi peraltro breve per la giovanissima paziente vicentina in virtù dei miglioramenti riscontrati, che ora sta proseguendo le terapia prescritte a casa sua, in isolamento, ben avviata verso la piena guarigione.
Ad attutire il “colpo” potenzialmente traumatico del ricovero in un reparto Covid con le comprensibili paure connesse ci hanno pensato gli operatori sanitari dell’ospedale di Santorso, che hanno accolto la paziente speciale ingegnandosi per rendere quasi una festa il suo arrivo. Si sono preparati per tempo, armandosi di pennarelli colorati. A sono stati spiccare i calzari di protezione, trasformati in inediti fogli bianchi su cui si è scatenata la creatività di colori e disegni da parte proprio degli infermieri.
Un raggio di luce e di sorrisi in un luogo permeato di dolore e tristezza da poco più di un anno a questa parte, ma anche di speranza e salvezza per chi ne è uscito. Poi la foto ricordo di rito, ripresa e pubblicata dall’Ulss 7 Pedemontana sulla pagina Fb ufficiale, per fissare per sempre quella giornata fuori dell’ordinario e diffondere un pizzico di “sana” umanità. “Un grazie di cuore a questi angeli – così Luca Zaia, presidente della Regione Vento sulla sua pagina pubblica -, che ogni giorno si prendono cura non solo dell’aspetto sanitario dei loro pazienti, ma anche della loro percezione della degenza”.
“Nonostante il grande impegno nell’assistenza quotidiana ai pazienti, medici e infermieri ed Oss hanno trovato comunque il modo di fare qualcosa in più per questa paziente così speciale – si riporta il messaggio dell’Ulss 7 – prendendosi cura anche del suo stato d’animo, oltre che dei sintomi. Da qui l’idea di trasformare i dispositivi di protezione, che normalmente contribuiscono anche visivamente ad accentuare il distacco tra operatori sanitari e pazienti, in qualcosa di simpatico e tutt’altro che spaventoso. Medici e infermieri, nel loro tempo libero, hanno così iniziato a disegnare sui calzari animaletti, arcobaleni, clown, cuori e naturalmente un bel coniglietto di Pasqua. Un calzare così decorato è stato donato anche alla paziente, che nel frattempo è migliorata, tanto da poter essere dimessa”.