12 chili e mezzo di hashish trovati in discarica da un dipendente comunale
Dodici chili e mezzo di “fumo” nascosti in discarica e mai più recuperati. E’ stato questo l’incredibile rinvenimento di un addetto del Comune a Thiene, ieri pomeriggio, 7 aprile.
L’uomo, un dipendente dell’Ufficio Tecnico – questa la versione riportata dal Comando della Polizia Locale Nordest Vicentino in una nota stampa – ieri intorno alle 15.15 stava effettuando delle operazioni di pulizia nei pressi della ex cava di Rozzampia (in zona Quattro Strade), quando ha rinvenuto due zainetti, contenenti numerosi e pesanti involucri. Le due sacche erano in evidente stato di prolungato abbandono, tanto da essere parzialmente scoloriti ed anche invasi da formiche. L’operatore li ha quindi raccolti e trasportati al comando della polizia locale in via Rasa. Qui gli agenti ne hanno esaminato il contenuto: erano panetti di hashish, come confermato anche dal reagente chimico utilizzato per la verifica, anche se l’odore lasciava pochi dubbi su cosa potevano essere.
Complessivamente dentro allo zainetto c’erano 10 confezioni da un chilo circa ciascuna (costituite ciascuna da cinque panetti da oltre due etti l’uno) e 9 panetti “sciolti”, sempre da oltre due etti ciascuno: in totale, oltre 12,5 chili di “fumo” (12,580 per la precisione). La droga (grazie al confezionamento con numerosi involucri a tenuta stagna) era in buono stato di conservazione nonostante il consistente periodo di esposizione agli agenti atmosferici e avrebbe potuto fruttare al dettaglio 120 mila euro. I dettagli relativi al ritrovamento e ai panetti di hashish sono stati diffusi fra le forze dell’ordine, al fine di contribuire alla ricostruzione investigativa dei fatti. Nel dettaglio, i panetti erano avvolti anche in carte con stampata la stella di David (la stella a sei punte presente anche nella bandiera di Israele) e hanno impresso un simbolo che ora dovrà essere studiato per risalire magari alla catena di produzione.
“L’ipotesi più probabile – spiega il comandante della polizia locale Giovanni Scarpellini – è che un trafficante sia riuscito a disfarsi del molto compromettente bagaglio poco prima di essere arrestato od espulso dal territorio nazionale e non sarebbe quindi poi più riuscito a recuperare la sostanza stupefacente”. L’immediato sopralluogo della polizia locale sul luogo del rinvenimento non ha permesso di acquisire tracce significative. L’ingente quantitativo di droga è stato ovviamente sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.