Hockey Thiene, nuova stagione di A1 alle porte. “Mantenere la categoria”
Dopo la promozione nella massima serie nazionale di hockey conquistata l’anno scorso il Thiene Hockey si prepara a vivere la sua ennesima stagione tra le grandi d’Italia. Tutto l’ambiente thienese è molto carico per l’avventura imminente, che si preannuncia comunque dura, con la compagine vicentina impegnata nella lotta salvezza.
A presentare il corso 2017/2018 il presidente Antonio Marchioretto, che è riuscito a confermare lo zoccolo duro dell’anno scorso che ha conquistato la promozione e l’allenatore Giorgio Casarotto.
L’Hockey Thiene torna per l’ennesima volta tra le grandi d’Italia; che stagione sarà?
“Sarà una stagione sportiva finalizzata al mantenimento della categoria, che ci consentirebbe di dare una naturale continuità al nostro progetto sportivo, finalizzato a restare nella massima serie per il maggior tempo possibile.”
Blocco vincente della scorsa stagione invariato, rosa puntellata con alcuni innesti di prospettiva e Giorgio Casarotto confermato come Player Manager; quale idea sportiva ha accompagnato la costruzione di questa squadra?
“Il gruppo è solido e la qualità esce quando si deve centrare un obiettivo; del nostro allenatore e dei nostri atleti ci fidiamo e con loro faremo un percorso sportivo interessante. La collaborazione con Giorgio è ormai pluriennale e la società si sta muovendo per metterlo nelle condizioni per ottenere i migliori risultati sportivi da parte della Squadra.”
Prosegue a vele spiegate anche il progetto giovani, con la presenza dell’Hockey Thiene in sei categorie giovanili, oltre alla squadra B; questa mole di lavoro potrà consentire di vedere la crescita di altri “Ardit”? Qual è il tuo pensiero?
“Io provengo dallo sport agonistico, dove tutto deve essere valutato nei dettagli, se si desidera raggiungere risultati importanti; la nostra società mette a disposizione tutta l’esperienza tecnica accumulata in tanti anni di attività per consentire, a ragazzi come Marco Ardit, di conquistare i primi traguardi importanti, quali la convocazione in nazionale o far già parte, a 16 anni, della prima squadra. Riteniamo di avere con noi altri giovani atleti che, in quanto a tecnica e carisma, hanno tutte le carte in regola per emulare il percorso di Marco.”
Sarebbe sbagliato girarci attorno, ma i gialloblu quest’anno lotteranno per mantenere la categoria. Quali saranno, secondo te, le principali avversarie da battere per centrare tale obiettivo?
“Non credo sia il caso di fare tanti nomi, in quanto alla fine sarà sempre il campo a definire i valori reali. Riteniamo che al nostro livello ci possano essere altre quattro società ma, certamente, abbiamo ben chiaro quali saranno gli scontri diretti che dovremo affrontare con la determinazione di uscirne vincenti.”
Hockey Thiene nasce nel 1957; questa che ci apprestiamo ad iniziare è la stagione per celebrare il 60° anno d’età. Che effetto fa?
“Forse non avevo ancora imparato a camminare nel ’57, ma sapere che a Thiene, già a quel tempo, sulle piste scoperte dei patronati, con le ruote in ferro e l’almanacco come parastinchi, molti ragazzi cominciavano a praticare l’hockey, mi dà la carica e la determinazione per continuare il nostro progetto sportivo. Intendiamo celebrare questo straordinario traguardo attraverso un’iniziativa che stiamo cominciando a mettere in cantiere, augurandoci che possa vedere il coinvolgimento di tanti appassionati che hanno fatto parte della Storia dell’Hockey Thiene.”