Usa, polizia uccide altro giovane afroamericano a Minneapolis: nuovi scontri
Ennesima vittima afroamericana negli Stati Uniti. Ennesime proteste. Teatro della tragedia ancora una volta Minneapolis. Nel primo pomeriggio di ieri Daunte Wright, 20enne di colore, è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco dai poliziotti locali a Brooklyn Center, una zona periferica della città. È successo a circa 16 chilometri da dove il 27 maggio George Floyd è stato soffocato, durante l’arresto, da un agente. L’episodio ha innescato nuove proteste contro le forze dell’ordine proprio mentre nella città è in corso il processo contro l’agente Derek Chauvin accusato dell’uccisione di Floyd.
L’uccisione del 20enne ha portato centinaia di manifestanti in strada, in serata, che hanno marciato fino alla sede del locale dipartimento di polizia dove ad aspettarli c’erano agenti in assetto anti sommossa che hanno anche usato lacrimogeni contro la folla. Si sono verificati momenti di tensione e tafferugli che sono durati fino alle 23 ora locale. Il saccheggio di una ventina di negozi ha costretto la Guardia nazionale a scendere in strada.
Stando alla polizia locale, la sparatoria sarebbe avvenuta ieri pomeriggio prima delle 14, ora locale. Un agente ha fermato l’auto su cui viaggiava Wright per violazione del codice della strada. Sempre secondo la polizia, il conducente sarebbe risalito in macchina partendo in velocità, nonostante l’alt delle forze dell’ordine che intendevano prenderlo in custodia. A quel punto uno dei poliziotti ha aperto il fuoco colpendolo mortalmente. Il colpo avrebbe fatto anche sbandare l’auto del giovane provocando ferite lievi alla fidanzata di Wright.
La dinamica dei fatti rimane però ancora poco chiara. Dovrà essere confermata dai filmati delle videocamere indossate dai poliziotti ma fino ad ora non è stato diffuso alcun video.