Vaccinazioni sospese per carenza di dosi. A Marano si riparte domani prima del “trasloco”
La campagna di vaccinazione nell’Altovicentino frena ancora per la mancanza di dosi di siero anticovid da somministrare agli utenti con prenotazione in mano. In particolare per la quota di farmaco ex AstraZeneca, ormai consolidata “ritardataria cronica”. Tra ieri e oggi nuovi disagi hanno colpito i centri zonali allestiti dai comuni per le iniezioni gestite dai medici di medicina generale – Schio in particolare – e quello dell’Ulss 7 Pedemontana al “PalaDemarchi” di Marano Vicentino. Solo da lunedì prossimo si potrà riprendere a regime per la parte di affidata ai dottori di famiglia, dopo il potenziamento delle scorte.
Dove si riprenderà regolarmente da domani dopo la consegna a breve delle scorte in arrivo in queste ore è proprio nella sede di Marano, ma solo per le fasce fragili, vale a dire disabili e ultraottantenni. Struttura che ospiterà i “vaccinandi”, tra l’altro, per l’ultimo giorno proprio mercoledì prima del trasferimento definitivo al “Lanificio Conte” di Schio del centro vaccini gestito dall’Ulss 7 (per il distretto 2). All’interno dell’ampia palestra maranese rimarranno comunque attive quattro linee per le fasce d’età che progressivamente avranno accessi all’immunizzazione con i medici di famiglia.
Intanto il personale dell’azienda sanitaria territoriale è impegnato nuovamente a fissare le prenotazioni – sono qualche centinaio – “saltate” oggi in altra data, contattando le persone che avevano preso appuntamento attraverso il portale on line predisposto dalla Regione Veneto. Si prosegue invece senza intoppi anche oggi a Bassano del Grappa però con le sole categorie fragili e i residui anziani over 80 da vaccinare in tempi rapidi. Anche qui, però, come a Canove per l’Altopiano e Marano, momentaneamente chiuse le prenotazioni on line. Nessun rallentamento invece per le vaccinazioni a domicilio che avanza con una media di 200 pazienti al giorno raggiunti a casa per le prime dosi, accantonate all’uopo.
Una situazione sempre in divenire e monitorata da dagli uffici giorno per giorno quella degli approvvigionamenti, come ormai è noto legata alle forniture delle dosi non sempre – o forse meglio dire quasi mai – puntuali. Se la macchina organizzativa ora sembra più oliata e funzionale rispetto al caos a cavallo tra la fine di marzo e i primi di aprile, rimane la “Spada di Damocle” delle forniture dei farmaci di prevenzione.
Nel territorio del distretto 2, che corrisponde all’Altovicentino, le difficoltà maggiori sono emerse tra ieri e oggi nei cinque punti attivi – Schio, Thiene, Malo, Arsiero e Breganze – dove sono presenti i medici di medicina generale per gestire i pazienti in fascia d’età 70-79 anni. Proprio a Schio, stamattina, al centro vaccinale allestito in palestra Marconi è apparso un cartello che avverte gli utenti della sospensione del servizio di vaccinazione, così come presso lo Sportello dedicato. Analoghi avvisi saranno apposti nelle altre sedi, in attesa che i rifornimenti di “scatoloni” di AstraZeneca giungano a destinazione.