Fico contro Di Maio: non è il capo del Movimento
Ultimo giorno del raduno 5 stelle a Rimini. Ieri è stato incoronato Luigi Di Maio come capo premier con l’ovazione del pubblico ma c’è maretta tra il Movimento e l’ala più ortodossa pentastellata, capitanata da Roberto Fico.
Quest’ultimo, ha voluto specificare il suo pensiero sulla votazione e soprattutto sul ruolo del vice ministro della Camera. “Condivido le dichiarazioni che ho letto oggi rilasciate anche da Beppe e altri colleghi sul fatto che il candidato premier sarà capo della forza politica prevista dalla legge elettorale e non capo di tutta la vita generale a tutti i livelli del movimento” – ha dichiarato Fico – “Un eventuale candidato premier e, allo stesso tempo, capo del movimento ha rappresentato elemento di dibattito e attrito all’interno del Movimento”, ha aggiunto. “Questa è una grande distinzione perché sono due funzioni divise. Il candidato premier presenterà programma e simbolo, non riguarda il regolamento del Movimento 5 stelle.
Fico sembra comunque riappacificatosi con il gruppo, ha infatti dichiarato: “Quando ci sono dei problemi, ed è innegabile che ci sono e ci sono stati, vanno affrontati e risolti. Vanno affrontati nella lealtà massima e nella chiarezza massima”, sottolineando che “un movimento è un movimento quando si può parlare in modo leale e reciprocamente, dibattere quando si hanno posizioni diverse ma con un meccanismo chiaro, giusto e trasparente per arrivare a una linea comune su tante tematiche, anche importanti”.
Fico aveva posizioni diverse al fondatore Grillo anche sul trattamento dei giornalisti. Ha infatti preso le distanze dagli atteggiamenti violenti nei confronti dei cronisti che si sono verificati ieri, a differenza di Grillo che anche oggi, dopo “il vomito” e “i giornalisti sono nemici”, li ha trattati da bersagli.