Ok del Cdm a scostamento di bilancio da 40 miliardi. Via libera anche al Def
Dopo i 100 miliardi chiesti e ottenuti lo scorso anno dal governo Conte, il Consiglio dei ministri ha appena dato via libera alla richiesta di un altro scostamento di bilancio da 40 miliardi con cui finanziare nuovi sostegni alle attività economiche e investimenti aggiuntivi complementari al Recovery Plan. Dall’inizio di quest’anno è stato già autorizzata una prima tranche di extradeficit da 32 miliardi, che si è tradotta nel decreto Sostegni. La prossima settimana toccherà alle Camere votarlo. Dei 40 miliardi chiesti, circa 20 dovrebbero andare alle imprese sotto forma di nuovi contributi a fondo perduto. Cambierebbe però il criterio: non verrà assegnato solo sulla base dei cali di fatturato ma anche guardando ai costi fissi.
Il Cdm, durato appena 45 minuti, ha approvato anche il Documento di economia e finanza 2021. Come da attese, il nuovo Def rivede al ribasso – rispetto alle previsioni dello scorso autunno – la crescita del pil stimata per quest’anno: ora è data al 4,5% a fronte di un +4,1% tendenziale, cioè al netto dei provvedimenti del governo, seguito da un +4,8% nel 2022. Tassi senza precedenti, che seguono però il crollo senza precedenti dell’8,9% registrato nel 2020.
Per effetto del nuovo scostamento, il deficit/pil sale all’11,8% dal 9,5% del 2020. Tornerà sotto il 3% solo nel 2025. Rinviato nuovamente il calo del debito pubblico. Il rapporto debito/pil è stimato al 159,8% nel 2021, per poi diminuire al 156,3% nel 2022, al 155% nel 2023 e al 152,7% nel 2024.