Stabile in terapia intensiva la 56enne falciata dal concittadino pirata della strada
A distanza di ormai quasi cinque giorni dall’investimento rimane in condizioni stazionarie la donna di 56 anni travolta da un’auto nel pomeriggio di mercoledì scorso, ormai senza dubbio alcuno da un concittadino rivelatosi un “pirata della strada”, rintracciato un paio d’ore dopo dai carabinieri di Thiene grazie a più testimoni oculari.
Da quel giorno – era il 14 aprile – l’impiegata vicentina d’adozione si trova all’ospedale San Bortolo di Vicenza, affidata all’èquipe specializzata di neurochirurgia e di rianimazione. Alle lesioni e fratture riscontrate al tronco e agli arti si aggiunge infatti un serio trauma cranico.
La donna di origini friulane e occupata in un’associazione di categoria a Vicenza quel giorno era uscita di casa per alcune commissioni. Vive sola in un appartamento di via Roma nella cittadina dell’Altovicentino: pochi passi fuori dalla sua dimora, purtroppo incappando in un drammatico destino ad attenderla. Nonostante, come è emerso, si fosse incamminata sul marciapiede e nell’attimo dell’investimento sul passaggio pedonale in prossimità della filiale di Poste Italiane, tra via Roma e via Galilei. Lì dove è stata investita da un pensionato di 62 anni, a bordo di una Suzuki Grand Vitara. Anch’egli del paese. Fuggito senza prestare alcun aiuto e aggravando così la propria posizione, oltre che infischiandosene della salute altrui.
Per R.V., la vittima dell’investimento, la migliore delle ipotesi consiste in una lenta ripresa e una paziente riabilitazione se il suo fisico saprà reagire a questi giorni decisivi, dopo aver oltrepassato le prime 48 ore stabilizzandosi. Grazie alle cure del personale del nosocomio berico, oltre a quelle del team d’emergenza del 118, ospedale dove era giunta in volo con l’eliambulanza in una corsa contro il tempo. La prognosi di guarigione ovviamente rimane riservata e non sarà sciolta fino a quando i medici non potranno dichiararla fuori pericolo di vita. Quotidianamente intanto il sindaco di Zugliano, Sandro Maculan, sta tenendo i contatti con i parenti più prossimi della 56enne, che vivono tutti in provincia di Trieste, sincerandosi sull’evoluzione delle condizioni di salute della donna a facendo da “ponte”. Nel Vicentino invece sono gli amici e i colleghi di lavoro ad attendere speranzosi buone notizie, ma c’è tutta Zugliano a tifare e pregare per lei, sperando di poterla riaccogliere in comunità dopo l’uscita dall’incubo.
Ben diverso il pensiero comune nei confronti dell’investitore, M.F. le iniziali, vicentino e di nazionalità italiana, che avrebbe dichiarato di non essersi accorto di nulla e di aver patito un colpo di sonno improvviso. Rientrando lucidamente, però, presso il proprio indirizzo, in piena autonomia al volante della Suzuki, fuoristrada poco diffuso da queste parti e subito riconosciuto da alcuni fra i presenti, che hanno informato le forze dell’ordine. Auto su cui, poi, sono state trovate le conferme dell’impatto con il pedone e corrispondenze con i frammenti lasciati in strada dopo il violento impatto. Forti dubbi permangono sullo status psicofisico del guidatore al momento dell’investimento, con indagini affidate ai carabinieri e ipotesi di reato di omissione di soccorso, fuga e lesioni stradali personali. L’uomo, però, in quanto indagato, rimane intanto a piede libero.