Ema su J&J: possibili legami tra vaccini e rare trombosi, ma benefici superiori ai rischi
È arrivato poco prima delle 17 l’atteso parere dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sul vaccino Johnson & Johnson contro il Coronavirus. Nonostante la valutazione fosse tutto sommato prevedibile, la comunicazione dell’agenzia europea era più che mai necessaria per la ripresa delle somministrazioni da parte dei Paesi che ne fanno uso, in primis Stati Uniti ma presto anche Italia. L’Ema ha sostanzialmente riconosciuto i “possibili” legami di causa ed effetto tra il preparato di Janssen e gli eventi “molto rari” di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa.
L’agenzia ha comunque evidenziato che nella somministrazione di Johnson & Johnson “i benefici del siero superano i rischi”. Questo il contenuto centrale della valutazione dell’Agenzia europea del farmaco al termine della revisione sul vaccino finito sotto i riflettori dopo i rarissimi casi di trombosi cerebrale rintracciati negli Stati Uniti. Il caso è esploso poco dopo la bufera che si è abbattuta su AstraZeneca per la correlazione tra simili eventi di trombosi e la somministrazione del siero anglo-svedese.
Dunque l’Ema non impone limitazioni all’utilizzo del vaccino Johnson & Johnson e precisa che tutti gli eventi rari di trombosi cerebrale emersi “si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione” e che “nella maggioranza dei casi si è trattato di donne“. “Sulla base delle prove attualmente disponibili – sottolinea l’Agenzia europea per il farmaco – i fattori di rischio specifici non sono stati confermati”. Il comitato per la sicurezza dell’Ema ha poi concluso che alle informazioni del bugiardino sul preparato di Janssen “dovrebbe essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse” e che “gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino“.
A questo punto, se anche l’Agenzia italiana del farmaco darà il via libera al siero di Janssen la struttura commissariale per l’emergenza, guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo, è pronta a consegnare alle Regioni, già da domani, 184mila dosi di vaccino che al momento si trovano stoccate nell’hub di Pratica di Mare. D’ora in avanti, per le vaccinazioni sono previsti target giornalieri e settimanali assegnati a ogni Regione, con valori fissati dieci giorni prima di ogni settimana di riferimento.