Schneck sulla protesta di Samperi per la multa: “Si dimetta!”. Lui: “Non ci penso proprio”
Continua a far discutere il post dell’assessore alla sicurezza di Thiene, Alberto Samperi, pubblicato su Facebook la scorsa settimana dopo aver preso una multa da 169 euro dalla polizia comunale di Malo, che lo ha “beccato” – grazie al sistema targa system – con la revisione dell’auto scaduta da sei giorni.
Nel post, dopo aver spiegato che nulla era imputabile agli “inflessibili agenti”, Samperi se la prendeva con il Comune di Malo, sbottando: “Non è così che si fa cassa, non è in questa maniera che si fanno i bilanci comunali”.
Post che aveva scatenato un polverone di critiche proprio per il ruolo rivestito da Samperi, che, in quanto assessore alla sicurezza, ha anche la delega alla polizia locale, chiamata proprio a far rispettare il codice della strada e le norme che determinano se e come possono circolare i veicoli. Samperi, evidentemente resosi conto di aver reagito nel modo sbagliato, nel giro di mezz’ora aveva cancellato il post e successivamente si era anche scusato pubblicamente. Ma ormai la frittata era fatta.
Ora Attilio Schneck, candidato sindaco a Thiene a giugno per la coalizione leghista e consigliere comunale di minoranza, ritorna però sull’argomento e va giù pesante: “Samperi deve dimettersi. Capita a tutti di fare un errore come quello di dimenticarsi la revisione dell’auto, è successo anche a me, ma ho pagato e chiamato il carro attrezzi. Non stiamo parlando di un divieto di sosta o di un disco orario scaduto, ma della sicurezza dei veicoli che transitano sulle nostre strade. Trovare da ridire su questo e aver pure la delega alla polizia locale è un fatto grave!”.
Gli risponde a stretto giro proprio Samperi: “Non ci penso minimamente a dimettermi. Ho sbagliato e mi sono scusato per quell’uscita infelice. Non intendevo attaccare i vigili o il Comune di Malo, era uno sfogo del momento. Invito invece Schneck a prendere in considerazione l’atteggiamento da lui stesso tenuto negli ultimi vent’anni. E in quanto a dimissioni, sono convinto che si dimetterà prima lui di me”.