Legge elettorale. Il governo pone cinque fiducie sul Rosatellum al Senato
Come previsto, nell’aula del Senato il governo ha posto cinque questioni di fiducia su cinque dei sei articoli del Rosatellum. Lo ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro. Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha negato il voto segreto, richiesto da Si e M5s, sulle pregiudiziali e sulla questione sospensiva. Proteste in aula: Sinistra Italiana ha intonato il coro “Vergogna vergogna” mostrando in Aula, i cartelli con cui oggi pomeriggio ha manifestato davanti a Palazzo Madama :’O fiducia‘.
La capogruppo Loredana De Petris ha ‘occupato’ la sedia del presidente del Senato Pietro Grasso lamentando il fatto di non aver avuto la possibilità di intervenire. Per protestare contro la fiducia sulla legge elettorale, i senatori M5s hanno indossato delle bende bianche sugli occhi.
Rumore anche tra i banchi di Mdp. “Gentiloni è passato alla storia per aver battuto un triste primato: essere il primo presidente del Consiglio dall’Unità d’Italia a porre la fiducia sulla legge elettorale sia alla Camera sia al Senato”. E’ quanto dichiarano in una nota i senatori di Mdp Maria Cecilia Guerra, Federico Fornaro e Carlo Pegorer. Guerra poi aggiunge: “Noi votiamo contro queste fiducie e quindi come Mdp usciamo anche formalmente da questa maggioranza“.
Le parole di Civati. “Questo voto è la sintesi di tutta la legislatura. Chiude una stagione lunga di arroganza del potere: di fiducie, di canguri, di sedute lunghe nella notte. Non è mai stato possibile fare un dibattito parlamentare sulla legge elettorale. L’alleanza Renzi-Berlusconi c’e’ da tempo sulle grandi decisioni politiche”. E’ il commento del segretario di Possibile, Pippo Civati, proferito dal palco della manifestazione contro il Rosatellum in compagnia di Nicola Fratoianni.