Profugo 19enne si sente male giocando a calcio e muore per arresto cardiaco
Tragedia a Sandrigo stamattina. Un giovane profugo di 19 anni anni, originario della Guinea Bisssau, si è sentito male mentre giocava a calcio nel campetto della parrocchia, che sorge dietro alla Chiesa di Santa Maria e dei Santi Filippo e Giacomo ed è morto poco dopo davanti all’Hotel Ginia, in via Monte Grappa, molto probabilmente per un arresto cardiaco.
Il dramma si è consumato attorno alle 11. Come tutti i venerdì mattina un gruppo di richiedenti asilo stava giocando nello spazio sportivo parrocchiale, concesso a inizio anno dal consiglio pastorale su richiesta della cooperativa Aurora, che gestisce l’hotel. Una richiesta che era giunta anche per evitare disagio agli altri cittadini negli altri campi presenti nei quartieri. Mentre stavano giocando, il giovane, Moure Domia, si è sentito male. Gli altri ragazzi lo hanno quindi portato all’Hotel a braccia, ma giunti davanti al Ginia il giovane ha avuto un arresto cardiaco. E’ stato chiamato il 118: i sanitari del Suem hanno fatto di tutto per rianimarlo, ma è stato tutto inutile, il giovane non si è più ripreso.
Sconvolti gli altri ospiti della struttura: “i ragazzi sono molto legati fra di loro e alcuni non riuscivano a darsi pace” spiega Valeria Oliveti, commerciante, che insieme ad altri volontari di Sandrigo tiene lezioni a una sessantina di ragazzi all’interno della scuola di italiano attiva in paese da una ventina d’anni. “Moure – racconta – L’avevo visto proprio stamattina al campetto. Frequentava la mia classe: un giovane alto, solare, sempre sorridente. Era qui da parecchi mesi. I suoi amici erano ammutoliti dal dolore”.