Oscar, vince Normadland di Chloé Zhao. Nessuna statuetta per l’Italia. Polemiche per il premio a Hopkins
E’ stata una serata con poche sorprese questa 93esima edizione degli Oscar. A trionfare è stato “Normadland” con tre statuette: miglior film, quella come migliore attrice protagonista che va alla bravissima a Frances McDormand, e miglior regia a Chloé Zhao prima asiatica nella storia degli Academy Awards ad essere premiata e seconda donna in assoluto. “Sono molto fortunata di poter fare ciò che amo per vivere. Mamma mia, grazie ai colleghi di candidatura, e alla compagnia che ha realizzato il film. Ho pensato parecchio ultimamente a come si fa ad andare avanti quando le cose si fanno dure. Crescendo in Cina – ha sottolineato la regista ritirando il premio – con mio papà imparavo testi cinesi classici, delle poesie, ne ricordo una la cui prima frase dice ‘Le persone alla nascita sono intrinsecamente buone’. Continuo a crederlo anche oggi. Questo Oscar è per tutti coloro che hanno fiducia e coraggio nel mantenere bontà in sé stessi e negli altri nonostante le difficoltà”.
Delusione per l’Italia che si presentava con ben tre candidature: nessun premio per Laura Pausini che si era aggiudicata due mesi fa il Golden Globe per la miglior canzone con “Io sì/Seen” per il film “La vita davanti a sé”: “Torno in Italia felice di aver vissuto un’esperienza irripetibile nata per un messaggio importante che condivido completamente e per la grande passione che dopo ventotto anni ho ancora per la musica che non è solo il mio lavoro, ma è la mia vita” ha scritto Laura Pausini sui suoi social; niente neanche a “Pinocchio” di Matteo Garrone.