Altra denuncia per Ravazzolo: teneva in casa bombe delle guerre mondiali
I carabinieri che hanno perquisito la sua casa in centro a Valdagno, in cerca di prove della corruzione che sarebbe avvenuta a Padova per l’assegnazione di lavori all’Università per cui lavora come dirigente, hanno trovato anche altro: residuati della prima e della seconda guerra mondiale.
Così, per l’ingegnere Ettore Ravazzolo, 57 anni, originario della valle dell’Agno ma residente a Padova, agli arresti domiciliari da ieri per corruzione proprio in via Manin a Valdagno in una edificio storico, è scattata anche la denuncia per detenzione di armi da guerra.
Intanto si delineano i contorni della corruzione che emergerebbe dall’indagine coordinata a Padova dal gip Domenica Gambardella, che parla di “un comitato d’affari”. Ravazzolo almeno da inizio 2016 avrebbe aggirato la norma che prevede di assegnare i lavoro sotto i 40 mila euro a rotazione ai fornitori stabili dell’Università (sopra i 40 mila è necessaria la gara) frazionando ogni intervento e affidando le manutenzioni sempre alle stesse ditte “amiche” in cambio dei lavori di ristrutturazione, per 50 mila euro, alle sue abitazioni di Padova e Valdagno. Ora dovrà difendersi anche da questa seconda accusa di detenzione di armi da guerra.