Oggi il funerale del motociclista di 62 anni deceduto nello scontro con un camion
La comunità di San Giorgio di Perlena si stringe oggi intorno alla famiglia Zanetti, che oggi pomeriggio saluterà Pellegrino prima della sepoltura, il motociclista che ha perso la vita venerdì scorso a Sandrigo in seguito a un cruento incidente stradale. Fatale per il pensionato 62enne residente nella frazione in comune di Fara è stato lo schianto su un autoarticolato Volvo lungo la Sp5 in via Chizzalunga, in un tratto rettilineo.
La sua Ducati 849 con a bordo lo sfortunato centauro vicentino è rimasta incastrata sotto la scocca del rimorchio, trascinata per una decina di metri. Il camion proveniva da Breganze e stava svoltando a sinistra per immettersi nel piazzale della ditta “Bergamin” di Sandrigo. La violenza dell’impatto è costa la vita sul colpo alla vittima, rendendo vani i soccorsi.
Il mancato ritorno nella sua casa di via Perlena dal giro in moto, e la successiva terribile notizia comunicata ai famigliari dalle forze dell’ordine, come è intuibile hanno lasciato nello sgomento congiunti, parenti e amici e anche i semplici conoscenti di Pellegrino Zanetti. In particolare la moglie Linda e i tre figli maschi, Enrico, Giovanni e Riccardo si sono stretti l’un l’altro in questi giorni, in attesa di rendergli omaggio oggi alle 15.30 per l’ultimo saluto. Sarà ospitato nella chiesa parrocchiale di San Giorgio. Tutti insieme, dimostrando generosità anche in questi giorni di doloroso lutto, hanno dato indicazione di devolvere eventuali offerte alla scuola materna locale “Plebs” e al gruppo alpini a cui il loro caro era moto affezionato e che porterà i suoi vessilli come tributo alla memoria.
Il camionista alla guida dell’autotreno coinvolto nell’incidente stradale è un thienese di 38 anni, rimasto sotto shock per la morte dell’uomo che cavalcava la moto rimasta incastrata dopo aver sbattuto sull’asse posteriore del mezzo. I rilievi effettuati dalla polizia locale sono a disposizione della Procura di Vicenza per ricostruire l’esatta dinamica dello scontro, che – atto dovuto – ha trascritto il nome del thienese come indagato per omicidio stradale.