25 Novembre: giornata contro la violenza sulle donne
25 Novembre, non è una data qualunque. In questo giorno di 18 anni fa l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Il giorno scelto non è casuale: fu in quel giorno, nel 1960, che Patria, Minerva e Maria Mirabal, nome in codice Mariposas (le Farfalle) furono catturate, torturate e uccise da agenti del servizio di informazione militare del regime di Rafael Leònidas Trujillo, il dittatore che per oltre 30 anni governò la Repubblica Dominicana come un padrone assoluto, causando, in quel periodo, oltre 50mila morti tra i suoi oppositori.
Ma se è vero che il passato spesso ci insegna a non commettere errori è anche vero che spesso queste “lezioni” non vengono messe in pratica ed ecco che dal 1999 ad oggi gli episodi di violenza nei confronti delle donne occupano ancora le prime pagine della cronaca, con una frequenza a dir poco preoccupante: il fenomeno infatti rimane di proporzioni enormi, dalle violenze domestiche allo stalking, dallo dallo stupro all’insulto verbale.
Tante le vittime della violenza, anche in Paesi come il nostro: il rapporto sul femminicidio in Italia mostra una realtà a dir poco agghiacciante: ben 114 le donne uccise nei primi dieci mesi del 2017, cioè quasi una ogni due giorni, in linea con quanto già delineato l’anno scorso, con un trend drammaticamente in crescita. Di questi femmincidi il 73% avviene tra le mura di casa e nel 56% dei casi l’assassino è il partner o l’ex partner. Il piccolo calo di alcuni ‘reati spia’ (stalking e maltrattamenti) e viceversa la persistente abnormità di 3.000 violenze sessuali denunciate nei primi nove mesi del 2017 indicano “un rapporto uomo-donna malato che può pericolosamente degenerare”. E per questo che il capo della polizia Gabrielli chiede “prevenzione” per non arrivare “quando il male è già acuto e si manifesta”. Serve il faro della società.
Per questo oggi la Marina militare illuminerà di arancione i suoi palazzi storici e monumenti.
“Le pari opportunità cominciano dalla tutela della libertà delle donne”, sottolinea la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi. La presidente della Camera Laura Boldrini invece apre Montecitorio all’evento #Inquantodonna: 1400 invitate. Vittime di stupro, violenza domestica e stalking. Saranno presenti anche madri di vittime uccise da uomini che invece avrebbero dovuto amarle; poi magistrate, dirigenti di polizia, studiose e giornaliste, autrici di teatro e tv.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne la Cisl conferma e rilancia il proprio impegno e ribadisce che i maltrattamenti, la violenza in famiglia, lo sfruttamento e le molestie sul lavoro e sulle vittime della tratta, non vanno sottaciuti come “affari privati” e che l’unica strada verso la libertà da ogni sopruso e violenza resta l’atto primario della denuncia. Per la Cisl “solo così si potrà contare appieno su protezione, assistenza e reinserimento socio-lavorativo”.
La Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan a tal proposito ha dichiarato: “Il 25 novembre, non deve essere solo una delle tante ricorrenze, un momento di riflessione collettiva che lascia tutto com’era, ma deve fare passi avanti verso una grande alleanza tra le istituzioni, la società civile, le associazioni cattoliche e laiche, la scuola, l’università, il mondo dell’informazione, contro la prostituzione, la violenza sulle donne e l’omertà di genere”.
Tra le manifestazioni organizzate oggi: A Roma il movimento “Non Una di Meno” organizza una manifestazione che partirà alle ore 14 da piazza della Repubblica e che lo scorso anno ha radunato oltre 200.000 donne contro la violenza maschile e di genere.
Sempre a Roma la Commissione capitolina delle Elette, in collaborazione con l’Assessorato Roma Semplice, organizza in Campidoglio a partire dalle 14 una visita alla Mostra storico-documentaria nella Sala della Protomoteca a Palazzo Senatorio per riaffermare la solidarietà contro le violenze e le discriminazioni di genere.
A Milano alle 15 presso la Casa delle Arti, Spazio Alda Merini, ci sarà l’nstallazione del nuovo Wall of Dolls con Jo Squillo, Marianne Mirage, Ginger Bender; a seguire musica con il coro gospel delle detenute della Casa Circondariale di S. Vittore ‘Oltre le mura’.
Alle 18 in piazza Duomo il flashmob nazionale con Jo Squillo e Giusy Versace, Lorena Cacciatore, Ginger Bender, le poetesse e le associazioni contro la violenza sulle donne.
Fino a domani presso l’Unicredit Pavilion si terranno una serie dibattiti e di proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali; tra gli ospiti Marina Massironi, Cristina Comencini, Francesco Sole e tanti altri.
A Monza dalle 10.30 alle 12.30 in piazza Arengario ci sarà “Nessuna donna più…”, l’evento organizzato da Fidapa Modoetia Corona Ferrea (sodalizio di donne monzesi che si occupa di diffondere la cultura delle donne contro la violenza di genere e per la parità reale nel sociale e nel lavoro) in collaborazione con la Prefettura, il Comune e l’associazione Zeroconfini Onlus, con le forze dell’ordine e le studentesse dei licei monzesi, oltre ai club di servizio della città.