Russiagate, Flynn confessa e dice: “Testimonierò contro Trump”. La Casa Bianca trema
Donald Trump è nei guai per gli sviluppi del Russiagate. Michael Flynn, l’ex consigliere alla sicurezza nazionale del presidente americano, davanti ai giudici del tribunale si è dichiarato colpevole di false dichiarazioni fatte all’Fbi sui suoi contatti con l’ambasciatore russo. L’emittente Abc ha fatto sapere che lo stesso Flynn avrebbe riferito ai giudici federali di aver ricevuto un mandato da Trump per avere contatti con i funzionari russi. L’ex consigliere del tycoon sarebbe dunque pronto a testimoniare contro il capo della Casa Bianca.
Le parole di Flynn. L’ex consigliere alla sicurezza nazionale di Trump ha dichiarato: “Le mie azioni sono state sbagliate. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni”. L’ex consigliere alla sicurezza ha poi spiegato: “La mia decisione di dichiararmi colpevole di aver mentito all’Fbi e di collaborare con le indagini sul Russiagate è stata presa nell’interesse della mia famiglia e del nostro Paese”. Poi in un’altra dichiarazione diffusa dai suoi legali, Flynn ha detto: “E’ stato doloroso sopportare le false accuse di tradimenti e altri atti oltraggiosi”.
La replica della Casa Bianca. Da Washington fanno sapere: “Nei capi di accusa e nella dichiarazione di colpevolezza di Flynn non c’è nulla che coinvolga altre persone. Il caso riguarda solo lui”. I media statunitensi hanno inoltre riferito che Flynn, davanti ai giudici federali, avrebbe sostenuto di essere stato spinto da un importante funzionario del team di transizione di Trump a incontrare l’ambasciatore russo. Mentre i legali di Trump precisano: “Il presidente non è coinvolto. La dichiarazione di colpevolezza o l’incriminazione non coinvolgono nessuno che non sia il signor Flynn”.