Banca Popolare, parte il processo a Zonin e Sorato. Attesi a migliaia in tribunale
Gianni Zonin e Samuele Sorato fra poche ore, forse, saranno in un’aula di tribunale. Per migliaia – anzi, decine di migliaia – di risparmiatori-azionisti “traditi” martedì mattina si apre la possibilità di chiedere i danni della perdita dei propri risparmi, affidati alla banca guidata dall’ex presidente e dall’ex ad (e prima direttore generale) con l’acquisto delle azioni il cui valore è andato in fumo. Inizia il maxi processo al palazzo di giustizia di Borgo Berga: alle 10 di martedì si inizierà in un’aula nel sotterraneo del tribunale, con l’udienza preliminare presieduta dal Gip Roberto Venditti.
GLI IMPUTATI. Sono sette. Oltre a Zonin e Sorato sono l’ex consigliere del Cda Giuseppe Zigliotto (in passato alla guida di Confindustria Vicenza), i tre ex vicedirettori Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta e Paolo Marin, il dirigente Massimiliano Pellegrini. Sono accusati di ostacolo alla vigilanza (nei confronti di Consob e Banca d’Italia), aggiotaggio e falso in prospetto. Inoltre è imputata la stessa Bpvi come persona giuridica (oggi in liquidazione coatta amministrativa) per rispondere della responsabilità amministrativa dei suoi ex dirigenti. Il procedimento segue alle indagini durate due anni da parte dei pm Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori, coordinati dal procuratore Antonino Cappelleri: la procura ha depositato un fascicolo di circa un milione di pagine. Nei giorni scorsi, la Cassazione ha dato il via libera alla procura di Vicenza per procedere anche con il capo di imputazione di ostacolo alla vigilanza, in precedenza attribuito come competenza a Milano dal Gip vicentino Barbara Maria Trenti con un provvedimento oggetto di aspre polemiche (e di azioni legali) da parte della stessa procura.
L’UDIENZA DI DOMANI (12 DICEMBRE). Nella prima udienza di fronte al Gip tutti i soggetti che ritengono di poter aver subito un danno da parte degli imputati possono presentare, di persona o tramite i loro avvocati, una richiesta di costituzione parte civile. L’organizzazione del tribunale lavora da mesi al “via” al maxi processo che, astrattamente, potrebbe veder presentarsi da circa 700 azionisti (quelli che hanno presentato querela) a tutti i circa 120 mila soggetti che avevano e hanno azioni Bpvi dall’ultimo aumento di capitale, nel 2015. Le giornate stabilite per permettere agli azionisti di costituirsi parte civile sono tre, in ordine alfabetico per il nome dei privati o la ragione sociale delle ditte che si presentano. Martedì si va dalla A alla H, giovedì dalla I alla P, venerdì dalla Q alla Z. Sono state previste misure di sicurezza: i parcheggi di fronte al tribunale saranno off-limits, con divieto di sosta temporaneo, e la polizia presidierà l’area. Stretti anche i controlli all’ingresso: solo chi ha titolo per entrare verrà ammesso (l’udienza non è aperta al pubblico generico). Gli imputati (o i loro avvocati, se gli imputati non presenzieranno) entreranno prevedibilmente da un ingresso laterale. Nella prima udienza, con ogni probabilità, tutte le richieste di costituzione parte civile verranno accettate e depositate: il Gip Venditti si riserverà di valutarle una ad una per accoglierle o meno in un secondo momento. Se l’accesso di parti dovesse essere in numero tale da superare la capienza della sala, non si può escludere che il tribunale adotti accorgimenti ulteriori, già domani o da giovedì: sale in teleconferenza, o addirittura il noleggio del teatro Comunale.
PER COSTITUIRSI PARTE CIVILE. Come spiegato in un depliant diffuso nei giorni scorsi in tribunale, “l’atto di costituzione di parte civile dovrà essere depositato in originale al cancelliere presente in udienza, unitamente ai documenti dei quali si chiede l’acquisizione e alla prescritta marca da bollo, già apposta sull’atto di costituzione. Dovranno essere predisposte copie per ognuna delle parti processuali, oltre a una copia per la digitalizzazione (12 copie: pm, 8 imputati, 2 parti offese, una copia non spillata o rilegata). Le copie per le parti e la documentazione possono essere predisposte su supporto informatico (cd o dvd)” (Informazioni alla cancelleria Gip/Gup 0444398161).
I LAVORI DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE. Intanto a Roma continuano i lavori della commissione parlamentare istituita per indagare sui vari crac del sistema bancario nazionale: le popolari venete e non solo. Ma a Vicenza interessa soprattutto l’audizione di Gianni Zonin, che la commissione presieduta da Pierferdinando Casini aveva fissato per giovedì e che doveva essere pubblica (trasmessa via web). L’ex presidente di Popolare di Vicenza sarà invece ascoltato in altra data. Tramite il suo avvocato Enrico Ambrosetti ha infatti fatto presente l’impossibilità di presenziare per “legittimo impedimento”, vista la contemporanea udienza in tribunale a Vicenza.