Tensione Ue-Russia: divieto di entrare nel Paese per il presidente Ue Sassoli
Condanna unanime dell’Ue contro le sanzioni russe che hanno vietato al presidente del Parlamento Ue, David Sassoli, e ad altri 7 responsabili europei (tra cui la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova) l’ingresso in Russia. La rappresaglia del Cremlino arriva a seguito delle sanzioni stabilite dall’Europa per il caso dell’oppositore in carcere Alexei Navalny e per altre gravi violazioni dei diritti umani.
Via Twitter Sassoli ha risposto così: “A quanto pare, non sono il benvenuto al Cremlino? Lo sospettavo un po’. Nessuna sanzione o intimidazione fermerà me o l’Europarlamento dalla difesa dei diritti umani, della libertà e della democrazia. Le minacce non ci zittiranno”, poi citando Tolstoj ha aggiunto: “Non c’è grandezza dove non c’è verità”.
A stretto giro è poi arrivata una nota congiunta Ue, del presidente del Consiglio Charles Michel, della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, e dello stesso Sassoli: “Condanniamo con la massima fermezza la decisione odierna delle autorità russe di vietare l’ingresso nel territorio russo a otto cittadini dell’Ue. Questa azione è inaccettabile, priva di qualsiasi giustificazione giuridica e di fondamento. Si rivolge direttamente all’Ue, non solo alle persone interessate. L’Ue si riserva il diritto di adottare misure appropriate in risposta alla decisione delle autorità russe”.
Sul sito del ministero degli Esteri russo Mosca spiega le sue ragioni: “L’Unione europea continua la sua politica di misure restrittive unilaterali illegittime nei confronti di cittadini e organizzazioni russi. Solo nel marzo 2021, sei russi sono stati soggetti a restrizioni UE illegali”.
“Questa pratica – si legge sul sito – è contraria alla Carta delle Nazioni Unite e alle norme fondamentali del diritto internazionale. È accompagnato da isteria anti-russa deliberatamente dispersa nei media occidentali. Non supportato da prove. Tutte le nostre proposte per risolvere eventuali problemi che sorgono tra la Russia e l’Ue nella modalità del dialogo professionale diretto vengono costantemente ignorate o respinte”.
Quindi la nota russa punta il dito anche contro gli Stati Uniti: “Tali azioni dell’Unione europea non lasciano dubbi sul fatto che il loro vero obiettivo sia frenare ad ogni costo lo sviluppo del nostro paese. Per imporre il loro concetto unilaterale di un “ordine mondiale basato su regole” che minano il diritto internazionale. Lanciare una sfida aperta all’indipendenza della politica estera e interna russa. Questo viene fatto apertamente e deliberatamente. E, naturalmente, con la conoscenza e l’incoraggiamento degli Stati Uniti , che non nascondono il loro interesse a trasformare l’Europa in un’arena di acuto confronto geopolitico”.