Renzi: “Da maggio a oggi il Pd ha perso quasi sette punti”. Sulla Boschi: “Io la ricandiderei”
Ammette il calo del Partito Deocratico il segretario Matteo Renzi. In un’intervista al Corriere il segretario dem ha detto: “Da maggio ad oggi il Pd ha perso quasi sette punti“, ed “è evidente che il mio consenso personale non è più quello del 2014”. “Stiamo pagando il fatto che gli altri sono in campagna elettorale mentre noi dobbiamo sostenere la responsabilità del governo e passiamo il tempo a litigare all’interno”, ha quindi aggiunto il segretario del Partito Democratico, ma “il miracolo di questi anni è stato reso possibile dal Pd”: “siamo una squadra forte”.
Matteo Renzi riconosce che i sondaggi danno il suo partito in calo. Ma, intervistato dal Corriere della Sera, il segretario si dice sicuro che “quando inizierà la campagna elettorale, finiranno le polemiche interne e il Pd potrà riprendere a parlare al Paese” e “sarà il primo partito”.
Caso banche. Renzi risponde poi sulla Commissione banche: “Non solo non mi sono pentito, ma – afferma – lo rifarei domattina. Dobbiamo dividere i risultati del lavoro della Commissione dalla mistificazione che ne viene fatta da una parte delle opposizioni e da alcuni media”. “Demagogia è prendere un problema complesso e presentarlo in modo fuorviante ai cittadini indicando un facile capro espiatorio. Nel linguaggio barbaro di Cinque Stelle e di parte della stampa sembra che il problema delle banche italiane siano Banca Etruria e Boschi”, aggiunge. E a proposito dell’ex ministra Renzi ha detto: “La Boschi? “La mia opinione è che si debba candidare“.
Intanto Maria Elena Boschi in un’intervista al ‘Messaggero’ si dice disponibile a una eventuale audizione in commissione Banche e torna ad attaccare Vegas. “Vogliono far credere che il problema delle banche sia io. Ma è una strumentalizzazione tanto meschina quanto evidente. Sono un volto facile da colpire. Ma dopo due anni di ricerca ossessiva nessuno ha potuto smentire ciò che dissi in Parlamento sulle banche. E nessuno parla più di pressioni o favoritismi”, afferma la sottosegretaria. La richiesta di audizione in Commissione banche da parte delle opposizioni? “Deciderà il presidente della Commissione. Se riaprono le audizioni, io sono a disposizione”, risponde.