Il Premio Culture Ca’ Alta al racconto dell’accoglienza agli sfollati nella Grande Guerra
E’ stato assegnato a Maria Teresa Sartore e Massimo Ferretto il nuovo Premio “Culture – Ca’ Alta”, istituito dall’amministrazione comunale di Marano per dare un riconoscimento annuale ai maranesi che si sono distinti per aver contribuito al progresso culturale del paese. Maria Teresa Sartore – bibliotecaria della biblioteca civica di Thiene e componente del “Gruppo di ricerca sulla civiltà rurale” di Schio – e Massimo Ferretto – giornalista ed ex dirigente scolastico – sono gli autori del libro “Foste larghi di affetto con noi. I mille profughi della Grande Guerra accolti a Marano Vicentino” (edito nel 2017) nel quale, a partire da un lavoro di archivio, hanno raccontato le vicende di un migliaio di sfollati della Grande Guerra che trovarono accoglienza dalle famiglie di Marano.
Il premio, vagliata una quindicina di candidature venute dai cittadini, è stato assegnato ex-aequo dal comitato biblioteca, recentemente istituito, presieduto da Daniela Carollo e che ha il compito di collaborare con la biblioteca civica e l’ufficio cultura, partecipando attivamente alla programmazione delle iniziative.
Ai premiati è stata consegnata un’opera dell’artista maranese Pino Guzzonato: una medaglia d’argento che – come ha detto l’artista – ricorda la storia delle origini del paese, riportando da un lato un simbolo della famiglia Da Marano, dall’altro quello della famiglia dei Conti Capra. “Pensiamo che il premio debba essere riconosciuto simbolicamente a tutta la popolazione di Marano Vicentino – ha affermato Massimo Ferretto durante la cerimonia di premiazione in auditorium comunale -, per aver aperto le proprie case a tante persone provenienti da altri 16 paesi, profughi di guerra”.
“Il significato più alto che diamo alla parola progresso è forse proprio questo: saper leggere la storia e quello che le nostre comunità hanno vissuto, per avere la consapevolezza che le sfide che ci troviamo ad affrontare oggi non sono così diverse da quelle del passato. Guardando alla storia possiamo così avere degli strumenti per affrontare il presente”, ha sottolineato il sindaco Marco Guzzonato, consegnando le medaglie ai due vincitori.
Il premio prende il nome di “Ca’ Alta” dall’arco e dalla villa presenti nel Comune di Marano, che rappresentano un simbolo identitario del paese, con la parola “culture” al plurale“ a ricordare che il vero arricchimento culturale non arriva da concezioni monolitiche o da verità univoche, ma dallo scambio, dalla pluralità e dalla mescolanza di saperi”, come ha spiegato il sindaco.
Dopo la consegna del premio “Culture – Ca’ Alta” sono state consegnate anche 15 borse di studio agli studenti maranesi meritevoli delle scuole secondarie di secondo grado. Ospite speciale della cerimonia è stato Marco Boschini, coordinatore dell’associazione Comuni Virtuosi, che ha consegnato le borse di studio ai ragazzi, ricordando l’importanza di essere dei cittadini consapevoli e attivi, responsabili nelle scelte quotidiane che portano alla costruzione del futuro nelle proprie comunità.