Crisi Vicenza Calcio, la partita divampa via social ma rischia di spegnersi in tribunale
La partita più importante in 115 anni di storia sportiva del Vicenza Calcio rischia di non giocarsi allo Stadio Menti ma in trasferta, tra le aule giudiziarie e… Facebook. Il neo amministratore unico del Vicenza Calcio, Fabio Sanfilippo, affida al suo profilo social dichiarazioni velenose sulla proprietà uscente del club di via Schio, addebitando il paventato fallimento – che da “possibile” sta mutando in “probabile” – al gruppo Vi.Fin., con annesse le responsabilità sulla bomba a orologeria del mancato pagamento degli stipendi di dipendenti e giocatori sotto contratto. Intanto da più parti si intensificano gli attacchi al manager piemontese, che ne minano la credibilità e l’effettiva volontà di salvare i colori biancorossi. E spunta una sorta di ultimatum, con data mercoledì 3 gennaio, giorno in cui lo stesso Sanfilippo dichiara di aver convocato un’assemblea straordinaria tra i soci, soci che – almeno formalmente – non esistono più dopo la firma sul passaggio di mano delle azioni. In vista un confronto tra le parti non… ancora in causa, ma poco ci manca.
“Se la precedente proprietà dovesse dimostrarsi collaborativa, noi verseremo il denaro per portare avanti la squadra”. Questo uno dei (tanti) annunci apparsi in questi giorni, con cadenza di poche ore, sulla bacheca virtuale di un personaggio che sta facendo discutere – e dividere – gli affezionati del “Lane”. Giornate che nelle premesse si proclamavano come di febbrile lavoro per salvare il Vicenza del pallone, progressivamente sfociate in telenovela a puntate in diretta web, con lieto fine che appare lontano all’orizzonte nella migliore delle ipotesi. Oltre che per nulla assicurato.
Oramai il profilo (pubblico) dell’attuale titolare delle azioni societarie biancorosse conta tra i contatti centinaia di vicentini, un plotone di “grilli parlanti” preoccupati delle sorti della squadra del cuore. Fioccano i dubbi su quel “noi” evidenziato, visto che la proprietà entrante, e forse già di fatto uscente secondo qualcuno, non ha ancora connotazioni concrete. Nessun nome di investitori o cordata di imprenditori.
Poi il “j’accuse” di ieri in una sorta di decalogo – più… interessi, maturati in pochi giorni di gestione – che si traduce in attacco frontale a Vi.Fin. Undici punti espressi maccheronicamente via social ad uso e consumo dei tifosi allacciatisi al profilo. Estrapolando dalla sua ricostruzione dei fatti, la versione di Sanfilippo così punta il dito: “…Il giorno dopo l’atto vengo a scoprire con certezza che il denaro per gli stipendi è scomparso. Lo hanno versato all’agenzia delle entrate per cercare di salvare il loro fondoschiena per evitare che venisse escussa la fideiussione dove loro sono garanti. Pertanto se ne sono fregati degli stipendi”. Nessun intascamento furtivo, dunque, ma dovuto pagamento dell’Iva in soldoni e soprattutto in soldini, anche il resto della faccenda rimane fumoso. Appaiono termini come truffa e raggiro, successivamente, nel post da parte di Sanfilippo. Area semantica che riporta alle cronache giudiziarie, giammai quelle sportive. Alla faccia dei 6 mila e passa abbonati e altre decine di migliaia biancorossi sparsi per la provincia, tutti con il fiato in sospeso temendo il peggio. Tradotto in una parola: fallimento.
A gettare ulteriore benzina sul fuoco una lettera, a firma di Alessandro Cascio, imprenditore torinese, pubblicata su Pazza LR 1902 Vi Biancorossa. Una serie di fatti e misfatti che sparano a zero sulla figura di Fabio Sanfilippo e che, seppur da verificare, hanno fatto rabbrividire il popolo di tifosi biancorossi. Sentenze del Tar, prese di distanza in ambito politico, attività investigative millantate, c’è di tutto. Ad analizzare nel dettaglio con cautela e raziocinio il contenuto della missiva è stato il nostro partner Calciovicentino.it, portale sportivo specializzato sul calcio.
Al tecnico Zanini e ai giocatori, reduci dall’1-1 di Gubbio, non resta che attendere, con la finestra di mercato mercato invernale alle porte, il proprio destino.
Intanto pare che proprio in questi minuti sia in corso con controllo da parte della Guardia di Finanza proprio in via Schio, quartier generale del club, atto ad acquisire atti e documentazione finanziaria sulla società. Un’ulteriore mazzata che, se confermata, rischia di frantumare le speranze residue di sopravvivenza del Vicenza Calcio.