Stime Bce: c’è la ripresa, ‘ma serve ancora un ampio stimolo monetario’
Quadro sostanzialmente roseo per l’economia dell’eurozona dove “l’espansione economica continua a essere sostenuta e generalizzata nei diversi paesi e settori”. E’ quanto si legge nel bollettino mensile della Bce. “La crescita del Pil in termini reali – sottolinea l’istituto di Francoforte – è sostenuta dalla crescita dei consumi privati e degli investimenti, nonché dalle esportazioni, che beneficiano della ripresa generalizzata a livello mondiale. I risultati dell’ultima indagine e i dati più recenti confermano una robusta dinamica espansiva”. Nonostante ciò la Banca Centrale Europea sottolinea come il consiglio direttivo nella sua ultima riunione abbia deciso di lasciare invariati i tassi di interesse di riferimento, attendendosi “che rimangano sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo, e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attivita”.
Tuttavia “un ampio grado di accomodamento monetario – rimarca l’Eurotower riprendendo quanto ribadito più volta da Draghi nelle ultime occasioni – è ancora necessario per assicurare un ritorno dell’inflazione verso livelli inferiori ma prossimi al 2 per cento”.
Nel terzo trimestre del 2017 il Pil in termini reali, ricorda la Bce, “è salito dello 0,6% sul periodo precedente, dopo un aumento dello 0,7% nel secondo trimestre. La domanda interna,ha continuato a fornire il principale contributo, un particolare contributo è arrivato dalla spesa per investimenti fissi,
coadiuvata, in misura minore, dalle esportazioni nette e dalla variazione delle scorte.
Anche dal lato della produzione, l’attività economica è in aumento, con una forte crescita del valore aggiunto nell’industria e una crescita lievemente inferiore nei settori delle costruzioni e dei servizi”.
Nel bollettino ribadite anche le nuove stime su Pil e inflazione, comunicate lo scorso 14 dicembre dal presidente Mario Draghi che, “prevedono una crescita annua del Pil pari al 2,4% nel 2017, al 2,3% nel 2018, all’1,9% nel 2019 e all’1,7% nel 2020”. A settembre gli esperti stimavano una crescita del Pil in termini reali del 2,2%% nel 2017, dell’1,8% nel 2018 e dell’1,7% nel 2019.
Per quanto riguarda i prezzi, la Bce conferma la stima di inflazione per il 2017 e rivede al rialzo la prospettiva per il 2018 “soprattutto per effetto delle più elevate quotazioni del petrolio e dei beni alimentari”. A settembre gli esperti indicavano un tasso annuo di inflazione misurato sullo Iapc dell’1,5% nel 2017, dell’1,2% nel 2018 e dell’1,5% nel 2019.