Alla Brazzale un centro di ricerca scientifica su cibo, alimentazione e sostenibilità
Il gruppo Brazzale di Zanè introduce la ricerca scientifica accademica direttamente in azienda, per metterla immediatamente a servizio dell’innovazione di prodotto e di processo nonché dell’informazione al consumatore in termini di sana alimentazione, benessere e sostenibilità ambientale. E’ stato tenuto a battesimo ieri, infatti, il Brazzale Science Nutrition & Food Research Center (Bsc) che, grazie alla collaborazione scientifica con l’Università degli Studi di Milano (i Laboratori di Ricerche Analitiche e Tecnologiche su Alimenti e Ambiente) ha l’obiettivo di sviluppare analisi e ricerche, condotte secondo le più avanzate conoscenze scientifiche, sul mondo dell’alimentazione e della nutrizione, con particolare riguardo al settore lattiero caseario. Con questa realizzazione, inoltre, si dà concretezza al rapporto tra università e sistema produttivo, sull’esempio di quanto già accade nei più avanzati paesi del mondo.
L’obiettivo è valorizzare il ruolo del latte e dei suoi derivati, approfondendone la conoscenza scientifica sotto l’aspetto nutrizionale, ambientale, sociale ed economico. Una scelta dovuta alla sempre maggior diffusione di alternative vegetali a latte e latticini, sempre più “demonizzati” anche da nutrizionisti ed esperti di alimentazione. Una In questo senso, il nuovo centro BSC si propone di contribuire alla chiarezza grazie a studi sugli aspetti compositivi, nutrizionali e sensoriali dei prodotti Brazzale e degli altri presenti sul mercato, anche in funzione delle tecnologie di produzione e trasformazione adottate.
A sovrintendere l’attività del Brazzale Science Nutrition & Food Research Center saranno Roberto Brazzale e Piercristiano Brazzale con le competenze tecnologiche–nutrizionali ed analitiche del direttore scientifico, il professor Fernando Tateo, coadiuvato della professoressa Monica Bononi (UniMi). L’attività di coordinamento è affidata alla dottoressa Laura Boscolo del gruppo Brazzale.
“Siamo onorati che uno scienziato della caratura del professor Fernando Tateo abbia visto nel nostro gruppo, in quanto creatore di ‘sistemi’ e non solo di prodotti, il partner ideale per costruire questo strumento formidabile. L’alto profilo scientifico garantito da lui, dalla professoressa Bonomi e dallo staff dell’Università degli Studi di Milano offriranno alla nostra attività d’impresa un bagaglio di preziosissime conoscenze che non rimarranno astratte ma si tradurranno immediatamente nell’entusiasmo della progettualità quotidiana, quella che da oltre vent’anni abbiamo ispirato ad una visione fortemente innovativa del concetto di tradizione, premiata dal mercato. In un momento in cui il consumatore pone all’industria alimentare nuove istanze in materia di ambiente, benessere animale, salute, qualità dei prodotti, la risposta che ha scelto di dare la nostra azienda è ancora una volta concreta e senza compromessi. Questa visione e le straordinarie opportunità offerte dai tempi che viviamo, ci hanno già permesso di raggiungere primati assoluti come il Carbon Neutral, la Filiera Ecosostenibile, il Waterfootprint Gran Moravia, le Nutriclip e l’Etichetta di Filiera” Grazie al nuovo centro scientifico aziendale integrato con l’Università degli Studi di Milano intendiamo conferire ulteriore slancio alla nostra ricerca, per portare al più avanzato grado di evoluzione i prodotti della nostra cultura casearia e i processi con cui li realizziamo, condividendo con il consumatore e la comunità la migliore informazione scientifica, tecnologica e nutrizionale. In un momento così importante il nostro pensiero va al caro papà Tino, uomo refrattario alle convenzioni ed ai falsi miti, ai suoi corposi studi universitari di chimico industriale, al suo laboratorio di analisi di Zanè dove abbiamo passato accanto a lui tanto tempo della nostra infanzia, al suo amore per la scienza e per la razionalità che riusciva a trasmettere grazie alla sua grande umanità” commentano i due fratelli Brazzale.
“Le ragioni che convincono oggi sulla opportunità etica di creazione di un centro di competenza analitica e nutrizionale in supporto ad un’attività industriale già tecnologicamente consolidata sono relazionabili alla volontà e necessità condivisa fra Fernando Tateo e Roberto Brazzale di ‘creare e trasmettere’ cultura scientifica, sperimentalmente consolidata, nel mondo del dairy”, dichiara il professor Fernando Tateo, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari. “L’aver identificato in Brazzale SpA l’interlocutore capace di acquisire e moltiplicare esperienze ad alto livello sperimentale con finalità anche culturali e divulgative, per un mondo alimentare tutto da valorizzare, costituisce da parte dello scrivente motivo di personale onore e professionale, importante soddisfazione”.
Nel concreto, il Brazzale Science Nutrition & Food Research Center è un dipartimento del gruppo, con un’autonoma struttura di personale e risorse, che si occupa di svolgere ricerca scientifica applicata alle attività produttive e ai prodotti Brazzale, anche con l’analisi di quanto già presente sul mercato. L’obiettivo di BSC, che lavorerà in stretto contatto con le funzioni di Ricerca e Sviluppo del gruppo, è anche quello di formare e informare l’azienda e il suo personale, con corsi e giornate dedicate in tutti i reparti, ma anche i consumatori, attraverso pubblicazioni e convegni e con un sito che ospiterà testi e documenti sulle attività e le ricerche scientifiche del centro (brazzalesc.com).
Tra le attività di ricerca previste per i prossimi mesi, vi sono molti argomenti di grandissimo interesse. Dagli effetti sulla composizione e qualità dei grassi nell’utilizzo di latte fresco di raccolta per la produzione di burro di centrifuga, al ruolo degli isotopi come indicatore della qualità dei foraggi utilizzati in allevamento e del prodotto finale, agli effetti di un determinato microclima sulla stagionatura dei formaggi grana, ad indagini sulla salubrità dei prodotti in commercio in relazione ad inquinanti e tossine e al loro rapporto con il clima, all’incidenza del rapporto tra umidità e temperatura ambientale sul benessere animale e sulla qualità casearia del latte.